Lula su Ancelotti CT del Brasile: “Perché non pensa all’Italia?”. Carletto è già irritato

Lula. E no, non è la sigla dell'attacco dell'Inter. Ma il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, che scende in campo e veste i panni del censore lanciando strali contro la possibilità (perché al momento c'è nulla di firmato) che Carlo Ancelotti si accomodi sulla panchina della Seleçao. Il fatto che il tecnico italiano del Real Madrid, uno dei più vincenti della storia a livello di club, ricopra l'incarico di selezionatore dei verde-oro proprio non gli va a genio. E caldeggia un altro nome, un suo preferito: Fernando Diniz, ct attuale, al quale è stato assegnato un mandato ad interim fino al nuovo arrivo.
E qui il mistero s'infittisce. Perché, fanno sapere dalla Spagna, Ancelotti non ha messo (ancora) nero su bianco, è concentrato sui blancos (con i quali a breve inizierà il ritiro) nonostante un contratto in scadenza nel 2024 e ha lasciato filtrare di sentirsi molto infastidito dalla certezza di alcune dichiarazioni che riguardano il suo futuro.

Questione di opportunità, di equilibri che potrebbero rompersi, di formalità che pure contano. Nulla di tangibile (un accordo scritto, un contratto firmato) esiste ecco perché l'annuncio di Ednaldo Rodrigues lo ha sorpreso e spiazzato: un conto è auspicare di "avere Ancelotti con noi nella Copa América 2024" e lavorare di buona lena perché accada, altro ancora è affermare che "sarà in panchina a partire da una data specifica".
Adesso arrivano anche le dichiarazioni del presidente Lula a sollevare clamore ulteriore intorno alla sua figura. Ancelotti si sente messo in mezzo e non capisce. E per ora non risponde, almeno non direttamente. "Non è mai stato allenatore dell'Italia – le parole di Lula -. Mi chiedo: perché non pensa a risolvere i problemi della sua Nazionale che è rimasta fuori dagli ultimi due Mondiali?".
Dalla sortita della Cbf (Confederazione calcistica brasiliana) del 4 luglio a oggi sono cambiate tante cose e sembra essere trascorsa un'eternità. Lo stessa cerchia di Ancelotti è rimasta presa in contropiede. Quello che sembrava ‘fatto', come si dice in gergo, è stato rimesso in discussione. E certe dichiarazioni come quelle del leader brasiliano alimentano solo il polverone intorno alla sua persona "Sono un tifoso di Diniz – ha aggiunto Lula – secondo me è il profilo giusto per un incarico del genere. È molto facile allenare una squadra in Europa con undici giocatori selezionati. Mi chiedo cosa farebbe qui da noi Ancelotti se fosse alla guida del Corinthians".