271 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’Italia che proverà a vincere i Mondiali: le certezze di Mancini e un nuovo centravanti

La Nazionale Italiana ha vinto l’Europeo dopo più di cinquant’anni ma nei prossimi mesi gli Azzurri saranno impegnati nella Final Four della UEFA Nations League e nelle qualificazioni per il Mondiale del 2022 in Qatar. Roberto Mancini ci ha abituato alle sorprese e non è detto che non potrebbero esserci subito delle novità nel gruppo azzurro già in autunno, ma lo sguardo è già rivolto alla Coppa del Mondo del prossimo anno.
A cura di Vito Lamorte
271 CONDIVISIONI
Immagine

La Nazionale Italiana è campione d'Europa per la seconda volta nella sua storia ma dopo la festa per questa straordinaria vittoria, attesa più di cinquant'anni, il pensiero va già ai prossimi appuntamenti. Gli Azzurri saranno impegnati nella Final Four della UEFA Nations League e nelle qualificazioni per il Mondiale del 2022 in Qatar. Roberto Mancini avrà il tempo di godersi questa meritatissima vittoria ma già dall'inizio di agosto dovrà iniziare a lavorare per preparare gli impegni che attendono la selezione vincitrice di EURO 2020 in autunno. Dopo aver incensato il lavoro fatto dal Mancio e dal suo staff in questi tre anni, adesso si volta pagina e si guarda al futuro. Tra settembre e novembre si giocheranno cinque partite del girone per il pass alla prossima Coppa del Mondo mentre a ottobre ci sarà una nuova sfida contro la Spagna, gara valida per la semifinale di Nations League; e potrebbero esserci subito delle novità nella formazione azzurra: chiaramente tutto sarà più chiaro con l'inizio della nuova stagione, con la partenza dei ritiri e dei campionati; ma non è detto che il gruppo visto all'opera nel campionato europeo itinerante venga confermato in blocco.

Provando a fare un balzo in avanti e concentrandoci già verso il Mondiale del 2022 potrebbero esserci diverse novità ma nulla che non si sia già visto dalle parti di Coverciano: se c'è una cosa in cui Mancini ha dato lezioni in questi due anni è stato il coraggio di lanciare calciatori che spesso non godevano della stessa fiducia nei loro club e questo dovrebbe essere il primo vero insegnamento da questa straordinaria esperienza azzurra.

Immagine

Nel gruppo dei portieri potrebbe non esserci più Salvatore Sirigu e quel posto potrebbe essere occupato da Alessio Cragno, già nel giro azzurro e con ottime referenze. Gianluca Mancini è uno degli uomini su cui potrebbe poggiare la difesa azzurra del futuro ma, nel caso Chiellini decidesse di lasciare la selezione; per sostituirlo si candidano in maniera decisa anche Francesco Acerbi e Alessandro Bastoni. Manuel Lazzari potrebbe diventare un'opzione sulla destra così come potrebbero rientrare nel giro Davide Calabria, Luca Pellegrini, Gian Marco Ferrari e Angelo Ogbonna.

Immagine

Tra centrocampo e attacco ci sono diversi nomi che potrebbero rientrare o uscire dal perimetro azzurro in base al loro stato di forma e al rendimento: su Lorenzo Pellegrini non ci sono dubbi mentre per quanto riguarda Stefano Sensi bisognerà vedere la sua condizione fisica, nonostante il Ct straveda per il ragazzo classe 1995 di Urbino. Verranno tenuti in considerazione sicuramente Riccardo Orsolini e Matteo Politano, già convocati da Mancini; e sono seguiti da tempo anche Davide Frattesi, Giulio Maggiore Tommaso Pobega, Matteo Ricci e Nicolò Rovella ma i punti interrogativi più grandi, e forse più importanti, riguardano tre calciatori che potrebbero rappresentare il futuro di questa squadra: si tratta di Nicolò Zaniolo, Moise Kean e Pietro Pellegri. 

Il primo è, probabilmente, il simbolo del modo di in cui Mancini ha plasmato il suo gruppo mentre gli altri due potrebbero personificare quella tipologia di centravanti che stiamo cercando da tempo. Il calciatore della Roma è stato spesso utilizzato sia nel ruolo di "falso nueve" che come esterno d'attacco e mezz'ala offensiva mentre i due attaccanti che giocano in Ligue 1 sono dei profili diversi ma molto più imperniati sulla figura della punta centrale moderna.

Sia ben chiaro, non è un modo di fare fuori Ciro Immobile, come ipotizzato da qualcuno nel corso del torneo appena terminato; ma semplicemente avere calciatori con caratteristiche diverse nel roster e sfruttarle a seconda delle situazioni. Il futuro è già qui, ma questo il Mancio lo sa meglio di tutti.

271 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views