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Superlega europea di calcio

La Superlega si spacca: Chelsea, Manchester City, Atletico e Barcellona possono lasciare

Colpi di scena a ripetizione negli ultimi minuti, dopo che la forte opposizione di opinione pubblica e tifosi sta convincendo alcuni club ‘fondatori’ della neonata Superlega ad abbandonare il nuovo torneo. Le notizie che arrivano da Inghilterra e Spagna parlano di Chelsea, Manchester City, Atletico e Barcellona pronte a lasciare la competizione.
A cura di Paolo Fiorenza
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Appena nata, la Superlega già rischia di collassare, sotto il peso della massiccia opposizione di opinione pubblica e tifosi, le cui proteste stanno convincendo nella serata di martedì alcuni tra i club ‘fondatori' ad abbandonare il temerario progetto. La situazione è in rapida evoluzione e potrebbe portare addirittura all'implosione totale del torneo, con una riunione convocata d'urgenza in nottata.

Le notizie che arrivano da Inghilterra e Spagna parlano infatti di Chelsea, Manchester City, Atletico e Barcellona pronte a lasciare la competizione. Impressionanti le scene provenienti da Londra, con i sostenitori dei Blues raccolti quasi come un popolo in preghiera per cercare di convincere il club di Roman Abramovich ad uscire dalla Superlega. Operazione, a quanto sembra vicina al successo, visto che secondo quanto ormai scrivono tutti i media d'Oltremanica il Chelsea starebbe preparando i documenti per mollare ufficialmente la contestatissima competizione.

Ma il terremoto che arriva dall'Inghilterra – movimento calciscito che conta ben 6 squadre sulle 12 fondatrici della Superlega – parla anche del Manchester City sul punto di abbandonare la compagnia. Del resto, Pep Guardiola non aveva usato giri di parole per descrivere cosa pensasse del nuovo torneo: "Non è uno sport se non esiste la sconfitta". Una frase che ha fatto breccia evidentemente non solo nei tifosi della squadra capoclassifica della Premier League, ma pure nella dirigenza: i Citizens avrebbero infatti già inviato una lettera per ritirarsi dal progetto.

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Che il fronte si stia spaccando in maniera sempre più decisa – e forse irreversibile per lo stesso prosieguo dell'esistenza della Superlega – lo dimostrano le voci insistenti provenienti negli stessi minuti dalla Spagna: sia Barcellona che Atletico Madrid starebbero infatti facendo valutazioni simili, meditando di tornare sui propri passi e tornare nell'alveo delle competizioni UEFA.

A questo punto – con una situazione così fluida ed in evoluzione – non si può escludere davvero nulla, finanche che a stretto giro l'intera operazione Superlega imploda completamente, con una riunione di tutti e 12 i club che pare sia stata convocata ad horas per prendere una decisione in merito. La marea dilagante intanto sta travolgendo anche chi si era speso parecchio in prima persona sul progetto: si parla infatti di dimissioni di Ed Woodward, CEO del Manchester United, anche se in realtà c'era già un accordo in tal senso con i Glazer, per lasciarsi amichevolmente a fine 2021. Ora il precipitare degli eventi avrebbe solo accelerato il processo.

Lo storico Ad dei Red Devils del resto era stato citato in maniera sprezzante da Alexander Ceferin quando aveva parlato dei peggiori traditori incontrati in vista sua: "È sempre giusto ed è una cosa positiva scoprire come siano le persone davvero. Avevano sostenuto la nostra riforma venerdì, Woodward, Agnelli, Gazidis e Lopez, non so se devo veramente dire cosa penso di loro".

Manchester United, Juventus, Real Madrid: non a caso si tratta dei 3 club che più hanno lavorato per la nascita della Superlega e che esprimono il presidente e i due vicepresidenti della nuova organizzazione. Assieme a loro, il numero uno dell'UEFA aveva messo dentro anche l'Ad del Milan tra i maggiori responsabili della ‘congiura'. Molta gloria nel trionfo, ma anche molto patimento nel disastro: questo potrebbe essere il destino comune di chi ha creduto e investito più degli altri nel progetto che doveva cambiare il calcio. Non è finita qui.

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