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La Superlega pronta a far causa alla UEFA: richiesta di risarcimento per 4,5 miliardi di euro

La Super League porta l’UEFA in tribunale: chiesti oltre 4,5 miliardi e il riconoscimento ufficiale della nuova competizione.
A cura di Vito Lamorte
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La Superlega ha avviato un’azione legale contro la UEFA, come confermato da Florentino Pérez durante l’Assemblea del Real Madrid. Sommando i due procedimenti avviati, la richiesta di risarcimento supera i 4,5 miliardi di euro. Ma l’iniziativa non riguarda solo l’aspetto economico: i promotori della competizione hanno anche scritto al presidente Aleksander Ceferin per chiedere che l’organismo europeo rispetti la sentenza della Corte di Giustizia dell’UE e approvi la nascita della nuova lega.

La società A22, che guida il progetto, aveva già inoltrato nel dicembre 2024 una richiesta formale affinché la UEFA riconoscesse la Unify League, ma non aveva ottenuto risposta. Nei mesi successivi sono seguite trattative intense, senza però approdare ad alcun punto di incontro. Dopo l’ennesimo nulla di fatto e la nuova causa multimiliardaria, A22 ha ribadito l’invito a sancire ufficialmente l’esistenza della nuova competizione.

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Nella lettera inviata alla sede UEFA di Nyon, A22 sostiene che i sette mesi di negoziati siano serviti solo a far perdere tempo, rallentando deliberatamente il debutto della Super League. Per questo motivo, oltre al riconoscimento della Unify League, viene richiesto anche un risarcimento per i danni economici e operativi accumulati, specificando che nulla impedirà comunque il lancio del torneo.

Le proposte sul tavolo durante i negoziati

Nel documento, A22 ripercorre le principali concessioni fatte negli ultimi mesi:

  • Formato: nessuna modifica ai criteri di qualificazione delle competizioni UEFA. La Super League proponeva solo una diversa divisione della fase a gironi della Champions, con due gruppi da 18 squadre. Proposta respinta.
  • Governance: mantenere l’attuale struttura UEFA ed ECA aggiungendo però un Consiglio formato in maggioranza da club partecipanti e rappresentanti dei giocatori, con potere di veto sulle decisioni chiave. Anche qui, rifiuto.
  • Piattaforma Unify: l’idea di distribuire contenuti gratuitamente aveva suscitato interesse, ma è stata infine scartata.

A22 ritiene che, dopo mesi di incontri, non ci siano alternative al contenzioso.

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Il nuovo modello: giocatori coinvolti nel governo del torneo

Tra le proposte più innovative c’è la creazione di un Consiglio di Amministrazione con 14 membri dei club, 3 rappresentanti dei calciatori e 3 esponenti UEFA/FIFA. Una scelta motivata dall’intento di rispondere alle proteste dei giocatori, sempre più esposti a calendari sovraccarichi.

Il formato “Super-Campioni”
Il progetto rielaborato prevede 36 squadre divise in due gironi nella Unify Star League.

  • Girone A: i campioni nazionali dei sei campionati top UEFA, il campione in carica e gli undici migliori club per ranking.
  • Girone B: le restanti 18 squadre qualificate.

Le prime sei del Girone A e le prime due del Girone B accedono direttamente agli ottavi; le altre otto squadre dei due gironi si sfidano nei sedicesimi. Con la rottura ormai definitiva tra le parti, il futuro del calcio europeo si sposta dalle sale riunioni alle aule dei tribunali.

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