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Guerra in Ucraina

La rabbia contro i calciatori russi: “Tacete dinanzi a morti innocenti, per voi non ci sarà perdono”

I calciatori ucraini che giocano in Premier League, Mykolenko e Yarmolenko, hanno attaccato duramente i giocatori russi che finora sono rimasti in silenzio dinanzi all’orrore della guerra. Uno dei pochi a uscire allo scoperto è stato Smolov.
A cura di Maurizio De Santis
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Il messaggio durissimo di Mykolenko contro il calciatore russo dello Zenit, Dzyuba.
Il messaggio durissimo di Mykolenko contro il calciatore russo dello Zenit, Dzyuba.
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È come averlo preso a ceffoni sul muso, sia pure metaforicamente e usando le parole, che possono far male più delle pietre ed essere taglienti come lama di spada. Il messaggio di Vitalii Mykolenko (calciatore ucraino dell'Everton) è fortissimo e prende di mira Dzyuba, attaccante dello Zenit San Pietroburgo e della nazionale russa. Qualcosa di molto simile alle invettive usate da Zinchenko (con il quale fu protagonista dell'abbraccio prima della partita di Premier League con il Manchester City) contro Vladimir Putin al quale augurò "una morte dolorosa". Sullo sfondo ci sono la rabbia, l'angoscia e il dolore per la devastazione della Guerra scatenata dal leader russo, per i morti tra i civili innocenti, per le famiglie distrutte dal conflitto con i padri/mariti/fratelli al fronte e le donne in fuga da qualche parte. Ovunque sia possibile allontanarsi dall'orrore, sia in un bunker oppure in carovana verso il confine per scappare dai bombardamenti.

Il sangue ribolle nelle vene, l'adrenalina sale assieme alla voglia di vendetta e al senso d'impotenza di fronte alla situazione contingente. È una miscela esplosiva che sgancia i freni inibitori e lascia che reazioni impulsive prendano il sopravvento. Si spiegano (anche) così quelle frasi che Mykolenko ha condiviso pubblicamente scrivendole in una story su Instagram. Le ha associate a un breve video che mostra gli effetti di un attacco missilistico dei russi. Dinanzi al silenzio di alcuni calciatori l'ira diventa incontrollabile, fa dire cose tremende. "Mentre tu, bastardo Dzyuba, taci assieme ai tuoi fottuti compagni di squadra – lo sfogo del calciatore dei Toffees -, i civili vengono uccisi in Ucraina. Tu e i tuoi figli sarete costretti a restare nascosti in un buco per il resto della vostra vita. E sono davvero felice che nessuno ve lo perdonerà mai, bastardi".

Il post di Mykolenko è arrivato poco dopo le decisioni adottate da Uefa e Fifa che hanno escluso le squadre russe da ogni competizione, compresi i Mondiali di Qatar 2022. Non è stata l'unica sortita nei confronti dei calciatori che, almeno finora, hanno scelto il silenzio rispetto all'invasione dell'Ucraina. In pochi hanno preso una posizione netta, tra questi c'è Fëdor Smolov: l'attaccante della Dinamo Mosca è stato il primo atleta a uscire allo scoperto gridando il suo "no alla guerra".

Lo striscione dei tifosi del West Ham dedicato al calciatore ucraino degli Hammers, Yarmolenko.
Lo striscione dei tifosi del West Ham dedicato al calciatore ucraino degli Hammers, Yarmolenko.

Andriy Yarmolenko ha avuto la stessa reazione stizzita dei suoi connazionali. Il centrocampista del West Ham, nazionale ucraino, non ha usato giri di parole né scelte la diplomazia per scagliarsi contro i calciatori russi. In un video messaggio diffuso su Twitter ha lanciato un appello che è al tempo stesso un atto d'accusa: "Sono nato a San Pietroburgo ma sono cresciuto in Ucraina e mi considero ucraino al 100%. Ho una domanda per i giocatori russi. Ragazzi, perché state seduti come stronzi e non dite niente? Nel mio Paese uccidono persone, uccidono donne, uccidono madri, uccidono i nostri bambini. Ma voi non dite niente, non avete commentato… Conosco molti di voi e tutti mi avete detto ‘non dovrebbe essere così, il nostro presidente si comporta in modo errato'. Ora è il momento di mostrare le palle nella vita reale".

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