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La minaccia di tre club di Serie A: far saltare l’inizio del campionato ad agosto

La riunione informale di 8 club di Serie A svoltasi ieri a Milano ha avuto ad oggetto un argomento molto sensibile per le casse delle boccheggianti società della massima serie: gli introiti da botteghino. Viene rivendicata l’urgenza assoluta di riaprire gli stadi nella totalità della loro capienza: in caso contrario c’è chi è pronto a far saltare le prime due giornate di campionato.
A cura di Paolo Fiorenza
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Ieri pomeriggio si è svolta in un albergo di Milano una riunione informale di alcuni club di Serie A, datisi appuntamento al di fuori degli eventi istituzionali della Lega per discutere di un paio di argomenti caldi. Un incontro organizzato dal presidente del Genoa Enrico Preziosi ed al quale hanno partecipato altri 7 club oltre a quello rossoblù: Fiorentina, Inter, Lazio, Napoli, Sampdoria, Udinese e Verona.

In mattinata Aurelio De Laurentiis aveva anticipato di essere in partenza per Milano "per una riunione molto importante" e così è stato. Si era sparsa la voce che l'oggetto della chiacchierata sarebbe stata la volontà di ‘rovesciare' la governance della Lega di Serie A, ovvero il presidente Paolo Dal Pino e l'AD Luigi De Siervo, ma su questo punto in realtà la fronda dei ‘ribelli' sarebbe minoritaria o comunque non tale da trasformare alcune posizioni dettate da risentimento personale in una mozione di sfiducia che possa raccogliere i voti sufficienti per azzerare i vertici di Via Rosellini.

Il discorso è ben diverso sull'altro punto discusso a Milano e che potrebbe raccogliere un consenso anche superiore agli 8 club riunitisi ieri: in questo caso si parla di soldi, argomento che quasi sempre mette d'accordo tutti. La questione rovente sul tavolo è la riapertura degli stadi, ma non per una quota poco significativa, bensì per il totale della capienza, come spiegato dal sempre schietto De Laurentiis: "Il 25% di spettatori negli stadi è una fregnaccia. Io dico di aprire al 100% a chi ha il passaporto vaccinale, uno stimolo anche per gli ignorantoni che non si vaccinano".

Secondo ‘Tuttosport', Napoli, Genoa e Sampdoria sarebbero i ‘falchi' che minacciano addirittura la serrata nei due turni di agosto della Serie A e starebbero cercando di trascinare il resto delle società in un braccio di ferro col Governo, peraltro già anticipato – con toni meno ultimativi – dalla nota diffusa al termine dell'ultima assemblea di Lega, quando era stato chiesto "con la massima urgenza un incontro con il Presidente del Consiglio Mario Draghi, con il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e con il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali".

Un incontro "necessario per trovare, di concerto con il Governo, idonee soluzioni per il danno da 1 miliardo e 200 milioni di euro subìto finora dai Club a causa della pandemia e stabilire, al contempo, le modalità per favorire il totale ritorno del pubblico sugli spalti sin dalla prima giornata della prossima stagione, in piena sicurezza per i tifosi e contemplando l’utilizzo del passaporto vaccinale". Una posizione evidentemente ritenuta troppo attendista da alcune società, che hanno bisogno come il pane degli incassi da botteghino e ora intendono passare a minacce più concrete: far cominciare in ritardo la Serie A. 

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