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La lettera dell’Inter a Eriksen: “Per fortuna ci si sveglia anche dagli incubi più brutti”

L’Inter ha dedicato una bella lettera a Christian Eriksen, tornato a casa in Danimarca dopo la grande paura per aver rischiato di morire in campo e l’operazione subita al cuore. “Non sono stati giorni normali, quelli che abbiamo contato da sabato. Forza Chris, siamo tutti con te”, si legge nel messaggio.
A cura di Maurizio De Santis
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"Anche gli incubi più brutti finiscono". È uno dei passi più toccanti che si leggono nella lettera dell'Inter dedicata a Christian Eriksen. Il centrocampista della Danimarca è tornato a casa dopo la grande paura e il dramma (ha rischiato di morire in campo per un arresto cardiaco), il ‘miracolo' compiuto del medico della nazionale che gli ha salvato la vita ("non c'era più battito poi è tornato con noi", ha raccontato), l'operazione al cuore che adesso ha un aiuto in più nel caso dovesse fare di nuovo i capricci (un defibrillatore sottocutaneo).

Non sono stati giorni normali, quelli che abbiamo contato da sabato – è scritto nella nota della società -, da quei momenti che ci sono parsi così lunghi e senza senso, da quello che volevamo fosse solo un brutto sogno. Per fortuna, dagli incubi, anche i più brutti, ci si sveglia.

Nel silenzio rispettoso di questi giorni abbiamo condensato tutti i nostri pensieri, le nostre preghiere, anche i sospiri: quelli di sollievo, per le foto e i comunicati arrivati da un luogo che fino a qualche giorno fa non conoscevamo, il Rigshospitalet di Copenaghen. Martedì mattina il momento più bello: una foto, un sorriso, un pollice alzato. E un messaggio liberatorio: Ciao a tutti, grazie mille per i vostri messaggi da tutto il mondo. Significano molto per me e la mia famiglia. Sto bene. Eccolo, Christian Eriksen.

Venerdì un altro passo: l’operazione, le dimissioni e la visita ai compagni di nazionale: È stato incredibile vedere la quantità di messaggi che mi avete dedicato. L’operazione è andata bene e considerate le circostanze sto bene. È stato bellissimo rivedere i miei compagni dopo la grande partita giocata ieri sera, ovviamente farò il tifo per loro lunedì contro la Russia.

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Non si ancora se potrà tornare a giocare. Se potrà farlo in Italia, in Serie A e con i nerazzurri, oppure in un altro club all'estero è l'aspetto meno importante adesso. E in secondo piano è anche la posizione contrattuale del calciatore. Verrà valutata più in là, dopo ulteriori esami diagnostici e il colloquio che avrà con la dirigenza. Questo è il momento del riposo assoluto e della vita che per fortuna riparte.

Mentre sabato a Copenhagen ricominciava la partita tra Danimarca e Finlandia, Romelu Lukaku e Achraf Hakimi scendevano in campo con Belgio e Marocco, dedicando i loro gol proprio a Eriksen. Quel "Chris, I love you" urlato da Romelu alle telecamere è un messaggio che è rimbalzato in ogni dove. Omaggi che hanno toccato tutti gli angoli del mondo, fino alla Corea del Sud, ai gol di Son Heung-min, compagno di Christian ai tempi del Tottenham.

I brividi di paura si sono trasformati in sollievo, in queste giornate. E in commozione: l’enorme maglia numero 10 mostrata prima di Danimarca-Belgio, in quello stesso stadio di sabato. Il gioco fermato al minuto 10, l’applauso generale di tifosi e giocatori in campo, compreso Romelu Lukaku.

Gli striscioni, le maglie mostrate dai tifosi, le nazionali tutte che hanno dedicato un pensiero al nostro numero 24. Tutti momenti che compongono l’abbraccio più forte e sentito per Christian Eriksen. Forza Chris, l’Inter e tutti gli interisti sono con te!

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