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La Curva Nord dell’Inter sta con Acerbi: “Un uomo che ha sconfitto il cancro, un uomo di poche parole”

Tramite uno dei suoi leader, la Curva Nord nerazzurra si schiera con Acerbi nella vicenda che lo vede accusato di aver proferito insulti razzisti nei confronti di Juan Jesus durante Inter-Napoli: “Senza prove concrete noi restiamo al fianco del nostro Francesco, che si è sempre dimostrato un professionista serio”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Francesco Acerbi insiste di non aver detto nulla di discriminatorio verso Juan Jesus durante Inter-Napoli, men che meno quell'orribile parola ("ne*ro") che il difensore brasiliano aveva immediatamente denunciato in campo all'arbitro La Penna, salvo poi derubricare la vicenda a cose di campo, peraltro dopo aver dato conto delle scuse dell'avversario a fine partita. Il successivo netto diniego di Acerbi di aver offeso in maniera razzista Juan Jesus ha poi indotto il giocatore azzurro a ribadire il tutto, parlando di "cosa ignobile", con conseguente inchiesta federale in corso che potrebbe stangare il giocatore. Intanto la Curva Nord, cuore del tifo interista, non ha scaricato Acerbi, difendendolo oggi con un comunicato, almeno fino a prova contraria.

Acerbi fa segno di no all'arbitro La Penna dopo che Juan Jesus ha denunciato l'insulto ricevuto
Acerbi fa segno di no all'arbitro La Penna dopo che Juan Jesus ha denunciato l'insulto ricevuto

Proprio la prova del comportamento asseritamente razzista di Acerbi è un elemento fondamentale della questione, per arrivare o meno a una condanna che – Codice di Giustizia Sportiva alla mano – potrebbe partire da un minimo di 10 giornate per arrivare a un periodo indefinito di tempo nei casi più gravi, con la partecipazione ai prossimi Europei che ora appare a forte rischio, dopo che il giocatore già è stato escluso dalle due amichevoli di questi giorni in terra americana. In sede di procedimento sportivo toccherà al 36enne difensore milanese dimostrare di non aver pronunciato quella parola, visto che – come suol dirsi in termini giuridici – l'onere della prova è invertito, ovvero tocca all'accusato dimostrare che è innocente.

Cosa non facile, quando è la parola dell'uno contro l'altro. Del resto un paio di precedenti simili si sono conclusi con una squalifica di 10 giornate e fanno giurisprudenza in tal senso. Insomma, gli scenari per Acerbi non promettono nulla di buono. Nelle ultime ore, uno dei leader della Curva Nord nerazzurra ha postato su Instagram una storia in cui parla evidentemente a nome del gruppo e spalleggia il calciatore: "Curva Nord è al fianco di Francesco Acerbi! Ormai da giorni sta tenendo banco su giornali, TV e ogni social media la vicenda del presunto insulto razziale di un nostro giocatore nei confronti di Juan Jesus".

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"Non sappiamo cosa si siano detti in campo, ma conoscendo Francesco dubitiamo che quelle parole siano uscite dalla sua bocca. Un uomo che ha combattuto e sconfitto il cancro, un uomo di poche parole e che si è sempre dimostrato un professionista serio. Ovviamente se dovesse essere confermato invece l'insulto razziale prendiamo le distanze da tutto ciò, ma senza prove concrete noi restiamo al fianco del nostro Francesco", conclude il comunicato a nome della Nord.

I tempi dell'inchiesta federale, con le audizioni nelle prossime ore del procuratore Chiné e la successiva pronuncia del Giudice Sportivo Mastrandrea, dovrebbero essere abbastanza rapidi: entro una ventina di giorni Acerbi conoscerà il suo destino.

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