La Curva Nord dell’Inter saluta per sempre Lukaku: “Addio infame, vile mercenario da quattro soldi”
Romelu Lukaku è appena tornato a Londra per riprendere gli allenamenti al centro sportivo di Cobham dopo le vacanze, ma il suo futuro sicuramente non sarà al Chelsea, al pari degli altri esuberi che sono lì con lui. La squadra di Pochettino è partita ieri per la tournée americana e il 30enne attaccante belga è fuori dal progetto dei Blues al cento per cento: il club londinese vuole solo venderlo quanto prima a titolo definitivo, togliendosi il dente una volta per tutte.
Dopo l'ennesima giravolta della sua carriera, Lukaku adesso vuole la Juve, che ha l'accordo sia con lui (12 milioni di ingaggio all'anno) che col Chelsea (40 milioni inclusi bonus), ma deve prima vendere Vlahovic al PSG, operazione assolutamente non scontata. Insomma il belga rischia di rimanere col cerino in mano e con le sole piste arabe sul tavolo, visto che l'Inter gli ha comunicato – tramite una gelida e brevissima telefonata del Ds Ausilio – che di lui non ne vuole più sapere.
Così come non ne vogliono più sapere i tifosi nerazzurri, già scottati due anni fa dal trasferimento di Lukaku al Chelsea, salvo poi perdonarlo dopo il suo ritorno a Milano fortemente voluto dal calciatore. Stavolta il perdono non arriverà: accordarsi di nascosto con gli acerrimi rivali della Juve è qualcosa su cui è impossibile passare sopra e la Curva Nord ha deciso di dirlo al diretto interessato, postando un durissimo messaggio sul proprio profilo Instagram.
"Chi ti ha tradito tornerà a farlo, non perché ci prova gusto, ma perché ciò rientra nella sua indole – si legge nel comunicato – Già, perché tu Romelu hai tradito tutti noi, che ti abbiamo difeso a spada tratta durante il tuo periodo no. Ti abbiamo difeso quando i tifosi della squadra che ti ha cercato ti hanno deriso, ora ci ripaghi con una pugnalata degno del miglior Bruto. Hai baciato quello stemma che per noi vale più della nostra vita, ed ora come un vile mercenario da quattro soldi ti vendi al miglior offerente. Prima di essere un campione bisogna essere uomini e tu non lo sei". A caratteri cubitali poi la sentenza definitiva: "Addio infame".
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