La beffa clamorosa dell’Italia nelle qualificazioni Mondiali che dà ragione allo sfogo di Gattuso

All'Italia non bastano 18 punti per qualificarsi con tranquillità ai Mondiali e le sei vittorie consecutive valgono soltanto un posto ai playoff come seconda classificata. Il percorso in crescendo non serve praticamente a nulla, se non ad attraversare gli spareggi per la terza volta consecutiva sperando finalmente in un esito diverso: sembra una maledizione per la Nazionale che ha cercato di tirare fuori il meglio possibile, ma si è scontrata con la Norvegia che non ha sbagliato un passo. In qualsiasi altro girone di qualificazione composto da 5 squadre gli Azzurri avrebbero lottato sicuramente per il primo posto punto a punto, a eccezione di quello della stratosferica Inghilterra, una beffa enorme per una squadra costretta a passare ancora dalla porta di servizio. I numeri danno ragione a Gattuso che prima della partita contro la Moldavia si era scagliato sul sistema di qualificazione usato in Europa che ha penalizzato la sua squadra.

La sfortuna dell'Italia: 18 punti non bastano
Tutto è cominciato lo scorso marzo, quando la Nazionale è stata eliminata ai quarti di finale di Nations League dalla Germania. Sfortunatamente era una partita decisiva per ottenere un girone migliore nella fase di qualificazione ai Mondiali: i tedeschi sono finiti nel Gruppo A con Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo, mentre l'Italia ha avuto la peggio finendo nel gruppo da cinque squadre con Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia e ritrovandosi chiaramente con un percorso più arduo. I pronostici sono stati rispettati e l'unica vera insidia è stata la squadra di Haaland che ha fatto il vuoto vincendo tutte le partite, segnando tanto e subendo pochissimo a scapito della squadra di Gattuso che è penalizzata dalla differenza reti. Gli Azzurri hanno trovato sei vittorie consecutive, un risultato ottimo considerando la situazione dopo l'esonero di Spalletti, eppure non è bastato per essere qualificati ai Mondiali direttamente. Al torneo parteciperanno squadre messe molto peggio e più deboli sulla carta, ma che dalla loro parte hanno avuto la fortuna di capitare in un girone favorevole che ha facilitato di molto il compito.

La situazione negli altri gironi
Se l'Italia avesse vinto contro la Germania sarebbe finita nel Gruppo A e adesso la storia sarebbe completamente diversa. Ma sarebbe bastato capitare in qualunque altro gruppo da 5 squadre, senza scomodare la Nations League. L‘unica eccezione è rappresentata dal Girone K dove l'Inghilterra, seppur piena di problemi con Tuchel, ha fatto il vuoto con 21 punti e 0 gol subiti in 7 partite, numeri alimentati dal fatto di aver giocato contro Albania, Serbia, Lettonia e Andorra, di certo non corazzate all'altezza. Con i suoi 18 punti l'Italia avrebbe detto la sua nel gruppo dell'Olanda (che ha avuto difficoltà contro Polonia e Lituania) e avrebbe sicuramente vinto nel gruppo capeggiato dall'Austria che andrà ai Mondiali dopo aver superato Bosnia, Romania, Cipro e San Marino.
Sei vittorie sarebbero bastate anche per creare il vuoto nel gruppo del Belgio che non è ancora certo del primo posto e ha fatto immensa fatica nel testa a testa contro la Macedonia del Nord che segue al secondo posto con un solo punto di distanza. E anche il Gruppo L della Croazia sarebbe stato abbordabile, soprattutto perché la capolista ha perso due punti nello scontro diretto con la Repubblica Ceca e non sarebbe stato un avversario difficile da battere. Invece l'Italia ha dovuto vedersela con la Norvegia che è stata l'unica nazionale infallibile e a punteggio pieno assieme all'Inghilterra, uno sgarbo del destino che spalanca le porte degli spareggi.
Lo sfogo di Gattuso
Il concetto è stato ribadito anche dal commissario tecnico della Nazionale che in conferenza stampa prima della Moldavia si è lamentato del sistema di qualificazione utilizzato in Europa che ha penalizzato l'Italia: "Nel 1990 e nel 1994 c'erano due squadre africane, ora sono otto (nove , ndr)… Non è una polemica, ma ai nostri tempi la migliore seconda si qualificava direttamente per il Mondiale. Le difficoltà ci sono, e le conosciamo bene". Per Gattuso i criteri andrebbero rivisti, perché in altri continenti tutto funziona in modo diverso: "Vedere il girone sudamericano che son 10 squadre, 6 vanno dirette, la settima fa lo spareggio con l'oceanica, la delusione è quella là. Sicuramente bisogna rivedere qualcosa". L'Italia sarà sicuramente la miglior seconda classificata, una coccarda che non serve a niente e che non le eviterà i playoff, neanche con la striscia record di sei vittorie consecutive.