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Klopp affrontò lo spogliatoio del Liverpool: “Sono il vostro fottuto allenatore!”. Ubbidirono tutti

Al rientro negli spogliatoi i giocatori del Liverpool non potevano credere alla richiesta del loro allenatore: in un primo momento si rifiutarono, poi Jurgen Klopp fece capire a tutti chi era veramente.
A cura di Paolo Fiorenza
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Una sconfitta (col City negli ottavi di Carabao Cup) e una vittoria (in Premier contro l'Aston Villa) è il bilancio del Liverpool alla ripresa dell'attività dopo la conclusione dei Mondiali. Una stagione difficile questa per i Reds, che in campionato sono distanziati di ben 15 punti dall'Arsenal capolista: l'attuale sesto posto significherebbe restare fuori dalla prossima Champions, mentre in quella in corso l'impegno contro il Real Madrid negli ottavi appare decisamente difficile.

Jurgen Klopp sa che deve dare una sterzata alla stagione, il fresco acquisto di Gakpo dal PSV è il segnale che sul Merseyside non c'è nessuna voglia di tirare i remi in barca ma di rilanciare. Il club sta con l'allenatore e vuole continuare a dargli il massimo sostegno, del resto se c'è uno in grado di trascinare una squadra alla riscossa quello è il 55enne tecnico tedesco, che dal suo arrivo a Liverpool nel 2015 ha riportato ad Anfield la Premier League e la Champions.

Tutta la carica di Jurgen Klopp
Tutta la carica di Jurgen Klopp

Nel suo primo anno sulla panchina dei Reds Klopp incassò peraltro una bruciante delusione, venendo sconfitto dal Siviglia in finale di Europa League a Basilea, il 18 maggio 2016. La partita era cominciata bene col vantaggio messo a segno da Sturridge, ma poi la squadra allora allenata da Emery riuscì a ribaltare il risultato nel secondo tempo imponendosi alla fine per 3-1. Quel giorno in campo c'era James Milner, tuttora presente a 36 anni nella rosa del Liverpool ma con un ruolo ben più marginale di allora, quando era titolare a centrocampo.

Klopp con Milner: il rapporto tra i due è molto forte
Klopp con Milner: il rapporto tra i due è molto forte

La finale persa fu certamente un grande dolore, ma mise i semi per i successi futuri: proprio quella sera infatti, al rientro negli spogliatoi del St. Jakob-Park dopo la mesta cerimonia di premiazione, i giocatori capirono chi era davvero Klopp e quale fosse il suo livello di fede in valori come unione e orgoglio per raggiungere risultati importanti. Milner ha raccontato recentemente al podcast ufficiale del club cosa accadde: l'allenatore chiese a tutti i suoi giocatori di cantare ‘We are Liverpool' per rialzare immediatamente la testa. Davanti al rifiuto della squadra, che in quel momento non aveva affatto voglia di cantare, Klopp alzò la voce e mostrò le stimmate del condottiero.

"Quando gli abbiamo detto che non l'avremmo fatto, lui ha urlato: ‘Io sono il vostro futtuto allenatore!'. A quel punto ci siamo alzati tutti", è il ricordo vivido di Milner, che evidentemente conserva ancora dentro di sé quei momenti da brividi. Klopp sapeva bene che si è squadra nelle vittorie ma soprattutto nelle sconfitte e che la lezione che stava impartendo quella sera sarebbe stata la pietra d'angolo dei trionfi futuri. Due anni dopo avrebbe vinto la Champions League battendo il Tottenham a Madrid, oggi non c'è una sola persona a Liverpool che non lo adora.

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