A Inzaghi l’Inter non dispiace: “Era una partita difficile. Nessuna italiana aveva vinto a Plzen”
La vittoria in Champions League è un tonico. L'Inter lo beve tutto d'un fiato, come si fa con la medicina che speri faccia passare ogni male in fretta. A Plzen le reti di Dzeko e Dumfries regalano ai nerazzurri i primi tre punti nel girone di ferro (con Bayern Monaco e Barcellona). Sono arrivati contro il Viktoria che ha addirittura giocato in dieci l'ultima mezzora per un brutto fallo commesso da Bucha (espulso) su Barella. Non è stata una bella partita: da un lato un avversario modesto, dall'altro una squadra (quella nerazzurra) che in Europa ha provato a lavare via le scorie, le difficoltà (e le polemiche) del campionato.
Simone Inzaghi gonfia il petto. Il successo in Coppa abbassa il volume delle critiche e le riduce a brusio per il momento balbettante in Serie A. Il tecnico può finalmente tirare un sospiro di sollievo, oltre alla buona notizia che gli è arrivata dal risultato del campo ce n'è anche un altra positiva: Lukaku ha effettuato in Belgio ulteriori esami di controllo per verificare la guarigione dai problemi muscolari e l'esito è stato positivo. Dopo la sosta l'Inter ritroverà il suo attaccante.
Per adesso Dzeko supplisce con molta esperienza all'assenza dell'ex Chelsea. E quando il bosniaco annusa aria d'Europa si scatena. Segna il vantaggio e mette lo zampino nell'azione del raddoppio: in calce a questo successo c'è la sua firma. Inzaghi lo dipinge a mo' di impresa e ai microfoni di Sky Sport rimarca la prestazione della squadra. "I ragazzi sono stati bravi a rendere semplice una partita che non lo era – è il commento a caldo dell'allenatore -. Qui a Plzen le italiane non hanno mai vinto, noi abbiamo saputo leggere bene i diversi momenti della partita contro un avversario che aveva meritato la qualificazione ai gironi attraverso i preliminari".
Quali sensazioni ricava dalla trasferta in Repubblica Ceca? È serata di complimenti e di fiducia, di brutture da lasciare alle spalle e guardare al futuro che in A si chiama Udinese, ultimo scoglio prima della pausa per le nazionali. "Torno a casa con la consapevolezza che questa Inter è ordinata e compatta, che sa quello che vuole anche nei momenti più difficili delle partite. Domenica affronteremo un avversario di valore in un ottimo momento… avremo 4 giorni per prepararla al meglio".
Si gioca alla Dacia Arena, di fronte ci sarà la squadra di Sottil quarta in classifica, reduce da cinque risultati utili consecutivi (di cui quattro vittorie). Un brutto cliente, ma è quel che ci vuole per capire fino a che punto l'Inter è cresciuta come ribadito da Inzaghi a margine del match col Viktoria.
