35 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Incursioni della polizia in casa di chi vede le partite col pezzotto: in Inghilterra fanno così

Giro di vite contro lo streaming illegale e la pirateria online nel Regno Unito dove sono previste oltre mille perquisizioni direttamente nelle case degli utenti. Che rischiano, oltre a multe salate, anche il carcere.
A cura di Alessio Pediglieri
35 CONDIVISIONI
Immagine

Giro di vite in Inghilterra sullo streaming illegale e la pirateria online attorno al mondo del calcio che da sempre prolifera e mortifica gli investimenti fatti da Federcalcio e broadcaster nel trasmettere in esclusiva le partite. Così, la Polizia ha deciso di intervenire direttamente anche sugli stessi utenti, predisponendo dei veri e propri raid nelle case dei cittadini che utilizzano con costanza i siti illegali.

In Inghilterra un tifoso di calcio deve spendere un totale di circa 40 euro per poter vedere tutte le partite trasmesse in televisione, abbonandosi in contemporanea a Sky Sports, BT Sport e Amazon Prime Video. Una cifra che evidentemente è considerata esagerata visto che il proliferarsi della pirateria online non stenta a diminuire e che non è considerata più tollerabile nel Regno Unito a tal punto che la Polizia di West Mercia – che rappresenta la quarta area più grande in Inghilterra e Galles, con una popolazione stimata di quasi 2 milioni – ha iniziato a compiere veri e propri raid nelle abitazioni che si collegano agli streaming pirata.

In totale saranno mille i cittadini che riceveranno la visita delle Forze dell'ordine inglesi e per ognuno di loro il rischio è altissimo, anche quello di finire in galera oltre a dover pagare una salatissima multa. L'identificazione delle abitazioni ‘incriminate' è stata resa possibile attraverso l'utilizzo di un enorme database, adoperato nel corso di un'importante indagine penale tutt'ora in atto. Quest'ultima repressione arriva dopo altre perquisizioni avvenute a seguito della scoperta di un massiccio servizio di streaming illegale, con sede nel Regno Unito, che offriva ai propri clienti un prodotto strutturato, comprendente canali di intrattenimento e sport.

Una pratica diffusa ovunque,  e che si contrasta da sempre anche in Italia dove lo streaming illegale sportivo è pratica tristemente praticata da molti. Il tutto, molto spesso, gestito e organizzato da realtà vicine alla criminalità con vere e proprie strutture dedicate allo scopo. In Inghilterra si utilizzano i cosiddetti ‘Fire Sticks' – decodificatori appositamente modificati – inseriti in particolari abbonamenti. Quelli che in Italia sono più comunemente chiamati "pezzotti", adoperati per vedere contenuti multimediali in streaming sui vari devices.

Non è la prima volta che si verifica un'operazione simile, perché solamente un paio di stagioni fa, ci fu un'altra ‘retata' che coinvolse ben 7.000 utenti di streaming illegali: tutti ricevettero un avviso di reato da parte della polizia. Una lotta alla pirateria che perdura da tempo: nel marzo 2019, tre streamer sono stati condannati, per un totale di 17 anni, e uno degli uomini è stato multato di 1 milione di sterline di risarcimento, che ha dovuto pagare in tre mesi, per evitare di affrontare ulteriori sei anni dietro le sbarre. Le tecniche utilizzate dalla polizia contro l'illegalità online ha ottenuto negli anni importanti sviluppi: "Siamo in grado di implementare tattiche digitali all'avanguardia per identificare e rilevare le persone che infrangono la legge" ha evidenziato l'ispettore investigativo capo Matt McNellis. "Spesso, lo streaming illegale viene utilizzato per finanziare la criminalità organizzata più grave e l'Unità per la criminalità informatica è impegnata a interdire questa fonte di entrate criminali". 

La polizia non sta agendo da sola: "Svolgiamo le attività di contrasto in concerto con i nostri partner" che altro non sono se non  la stessa Premier League, insieme alle tre emittenti britanniche che pagano miliardi per acquisire i diritti di trasmissione delle partite. In una organizzazione denominata FACT, guidata dall'intelligence specializzata in indagini sulla protezione della proprietà intellettuale. La stessa Premier League ha lanciato un avvertimento ai propri fan in seguito agli arresti effettuati negli anni precedenti e di fronte a ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni: "Si deve essere consapevoli che questa non è solo un'attività illegale che può portare a pene detentive, ma si rischia anche di diventare vittime di hacking e frode. Continueremo a lavorare insieme alle forze dell'ordine per contrastare la pirateria dei nostri contenuti e per educare i fan sui pericoli nel guardare le partite della Premier League tramite streaming non autorizzati".

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views