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Caso Juve, le news su plusvalenze e stipendi

La confessione su Agnelli che fa tremare la Juve: “Mi dimisi perché capii che stava crollando tutto”

L’ex consigliera indipendente del cda della Juve, Daniela Marilungo, ha raccontato ai magistrati: “La spada di Damocle che ci rappresentavano Agnelli e Gabasio era che se non avessimo approvato il bilancio entro una certa data non ci saremmo potuti iscrivere al campionato”.
A cura di Vito Lamorte
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Il 27 marzo ci sarà l'udienza preliminare dell'inchiesta Prisma sui bilanci della Juventus dal 2018 al 2021 condotta dalla Procura di Torino e nelle scorse ore è stato depositato presso il giudice il faldone relativo agli atti integrativi. Davanti al Gup Marco Picco verranno discusse le richieste di rinvio a giudizio per i 12 indagati, tra cui l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli e l’ex vicepresidente Pavel Nedved, e la richiesta della stessa società bianconera di spostare il procedimento da Torino a Milano, sede della Borsa.

Ci sono il falso in bilancio, l'aggiotaggio, l'ostacolo alla vigilanza Consob e le false fatturazioni, con il sistema delle plusvalenze fittizie e la manovra stipendi; tra i reati contestati dai magistrati: in seguito alla chiusura delle indagini risalente al 24 ottobre scorso, i procuratori della Repubblica hanno continuato a lavorare e tra dicembre e gennaio hanno raccolto un faldone di circa mille pagine per gli atti integrativi.

Diverse pagine sarebbero dedicate anche a Daniela Marilungo, componente dell'ex cda della Juventus, Maria Cristina Zoppo e Alessandro Forte, i due membri del collegio sindacale. Inoltre ci sono le audizioni anche di alcuni ex calciatori bianconeri come Paulo Dybala e Rolando Mandragora.

Daniela Marilungo, ex membro indipendente del Cda della Juventus.
Daniela Marilungo, ex membro indipendente del Cda della Juventus.

Proprio la testimonianza di Daniela Marilungo, secondo le indiscrezioni riportate da Lorenzetti e Nerozzi sul Corriere della Sera, potrebbe creare qualche problema ad Andrea Agnelli. Il colloquio in procura dell'ex consigliera d’amministrazione indipendente della Juve avvenuto il 12 gennaio scorso è durato otto ore e sono state percorse tutte le tappe a cui è arrivata alla decisione di dimettersi il 25 novembre scorso, tre giorni prima della scelta di tutto il cda bianconero. In quei giorni i vertici bianconeri avrebbero provato a convincerla a ritirare le dimissioni e la Marilungo ha rivelato come l'ex presidente della Juve volesse approvare al bilancio a tutti i costi senza restatement, correndo anche il rischio della "mancata iscrizione al campionato o la penalizzazione in classifica".

L'ex consigliera ha parla della fretta della Juventus sul deposito del bilancio da parte del cda. La società di revisione Deloitte aveva espresso riserve: "se il consiglio non depositava il bilancio non ci potevamo iscrivere ai campionati. La spada di Damocle che tutti ci rappresentavano era questa dell’iscrizione alle varie competizioni sportive".

Daniele Marilungo si è detta all'oscuro anche della scrittura privata Chiellini-Agnelli sulla prima manovra stipendi (2020), così come delle side letters sulla seconda manovra stipendi (2021): "Non ho mai ricevuto dalla Juventus questi documenti".

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Sempre secondo l’edizione odierna del Corsera, l’allora consigliera indipendente viene avvisata dal proprio legale di "non approvare nulla, non approvare questo bilancio altrimenti vai dritta verso le conseguenze che tu vuoi evitare" e a ricordare queste parole è lei stessa davanti al procuratore aggiunto Marco Gianoglio, al pm Mario Bendoni e a tre militari della Guardia di Finanza che stanno indagando sui conti bianconeri. E ancora: "Mi dimisi perché capii che stava crollando tutto. Il mio avvocato mi avvisò: non approvare il bilancio".

Nonostante la dimissioni di Marilungo, le convocazioni per le assemblee che dovevano approvare il bilancio le arrivavano comunque con la motivazione "se ti dimetti crei un danno irreparabile alla società" ma in quel momento entrò in scena l’avvocato personale della ex consigliera indipendente che ‘minacciò' di denunciare tutti se le dimissioni non sarebbero state ratificate: "Da quel momento nessuno mi ha più cercato se non per dirmi con una mail che avevano sbagliato a inviarmi quelle missive telematiche".

In base a quanto riportato dal quotidiano La Stampa, Agnelli avrebbe parlato anche di persona con Marilungo sulle intenzioni di dimettersi di altre due consigliere in quota Exor: "Disse che avevano timore di essere indagate. Se rimanete con noi andremo avanti fino alla fine in tutte le sedi. Voglio rassicurarvi che la società ha sempre operato nel modo giusto e nel rispetto della legge. La spada di Damocle che ci rappresentavano Agnelli e Gabasio era che se non avessimo approvato il bilancio entro una certa data non ci saremmo potuti iscrivere al campionato".

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Daniela Marilungo è stata la prima ad andarsene prima delle dimissioni di tutto il CdA: "Mi sono dimessa con e-mail e raccomandata il 25 novembre 2022". Il giorno precedente "sia Andrea Agnelli che John Elkann, ci avevano comunicato a noi consiglieri indipendenti che Laurence Debroux e Suzanne Heywood (consiglieri non indipendenti, ndr ) avevano preannunciato a loro volta le dimissioni. Questa notizia fa scattare il timing delle mie dimissioni".

Intanto, nella giornata di ieri la Juventus ha depositato il ricorso al collegio di garanzia del CONI contro la penalizzazione di 15 punti inflitta nell’inchiesta sulle plusvalenze registrate dai bianconeri.

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