Il racconto drammatico di Villas-Boas, sopravvissuto a due tumori: “Stavo morendo per asfissia”
Sono stati momenti terribili per André Villas-Boas che ha rischiato seriamente di perdere la vita combattendo la sua battaglia contro due tumori, uno alla tiroide e uno alla schiena. Con un racconto molto toccante l'ex allenatore ha ripercorso gli ultimi sei anni della sua vita, condizionati dalla grave malattia che lo ha portato a un passo dalla morte. "Ancora qualche minuto e sarei morto per asfissia", ha raccontato il portoghese che ha scoperto tutto dopo un infortunio alla schiena avuto durante la Dakar del 2018.
In una lunga intervista a Record Villas-Boas, ora candidato alla presidenza del Porto, non ha nascosto tutto l'inferno che ha dovuto attraversare nell'ultimo periodo: "Hanno dovuto asportarmi metà della tiroide e si è scoperto che stavo morendo durante l'operazione. Dopo 10 minuti, ho iniziato a sentirmi male e ricordo di aver pensato: ‘Sto per morire, sto per morire.' Ho premuto il pulsante, è arrivata l'infermiera e ricordo solo di averla sentita urlare, prendere il mio letto, correre per l'ospedale dritto al pronto soccorso, le porte che si aprivano a forza, l'iniezione e… Quando mi sono svegliato ero sulle mie gambe".
L'ex allenatore è stato a un passo dalla morte, ma per fortuna tutto è andato per il meglio e ora è pronto a tornare in pista con un ruolo completamente inedito, sperando di poter vincere la corsa e diventare il presidente del Porto. La scoperta della sua malattia è venuta in modo del tutto causale, mentre era impegnato con la Dakar: un infortunio alla schiena gli ha fatto scoprire il male terribile e da lì è stato tutto un percorso in salita.
Villas-Boas ricorda con lucidità quei giorni in cui tutto è venuto a galla: "È stato tutto molto curioso perché, a causa degli esami della tiroide, mi hanno scoperto un altro tumore sulla schiena, che ho dovuto anche rimuovere. Se non fosse stato per l'incidente, non avrei mai scoperto queste malattie".