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Il presidente che ha aggredito un arbitro in Turchia finisce subito in galera: “Vedevo tutto nero”

La vile aggressione all’arbitro Halil Umut Meler a fine Ankaragücü-Rizespor, gara del campionato turco, ha portato all’arresto del presidente Faruk Koca che ha sferrato un pugno sul volto del direttore di gara, poi colpito da altri calci e spintoni. In totale, fermate 6 persone. A nulla son valse le spiegazioni di Koca: la Federcalcio ha sospeso tutte le partite.
A cura di Alessio Pediglieri
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Episodio agghiacciante a margine della partita nel campionato turco tra Ankaragücü-Rizespor. Subito dopo il 90′, l'arbitro Halil Umut Meler è stato colpito al volto e al corpo da pugni e calci da parte del presidente del club di casa, Faruk Koca, nei confronti del quale è stato emesso immediato mandato di detenzione. Per l'episodio di efferata violenza sono stati arrestate altre sei persone, tra cui il numero 1 dell'Ankaragücü, portato in ospedale a seguito di un malore cardiaco e attualmente sotto osservazione.

Al fischio finale della gara nel campionato turno è andata in scena una bagarre vergognosa, che ha visto Faruk Koca farsi giustizia in prima persona aggredendo violentemente il direttore di gara: calci e pugni, che hanno fatto crollare a terra l'arbitro poi di nuovo colpito da altre persone in mezzo al campo. Halil Umut Meler è stato ricoverato in ospedale, ritornato in sé dopo alcuni esami che hanno escluso lesioni gravi per poi venire interrogato dalle autorità, presentando una denuncia contro tutte le persone coinvolte nell'accaduto.

Ma a finire in clinica è stato anche lo stesso Koca, autore del vile assalto, a seguito di malori legati alle sue condizioni cardiache. Lo specialista in cardiologia dell'Ospedale, Prof. Dott. Erdoğan İlkay, valutandone la situazione ha confermato che il presidente è "arrivato con una pressione sanguigna compresa tra 190 e 100 e una pressione sul petto. Questa è una situazione che si verifica a causa di cambiamenti nell'ECG. Sono stati iniziati farmaci per il dolore al petto. Decideremo se fare o meno l'angiografia". Una diagnosi che verrà sciolta solo più avanti ma che non risparmia a Koca la detenzione.

A poco sono valse le prime dichiarazioni del numero uno dell'Ankaragücü a corollario dell'episodio: "Il mio cervello è impazzito, i miei occhi si sono oscurati" ha ammesso. "Ho visto tutto nero e non ricordo cosa ho fatto". Koca, una volta dimesso, verrà preso in custodia e posto in stato di arresto. Insieme a lui, altre 5 persone sono state deferite al tribunale per l'aggressione all'arbitro Halil Umut Meler e poi fermate. Le stesse che nelle immagini si vedono aggredire l'arbitro a terra.

L'accusa è di aver violato "la legge n. 6222 sulla prevenzione della violenza e dei disordini nello sport" oltre che per "lesione di un pubblico ufficiale in ragione del suo pubblico dovere. Nell'ambito dell'indagine avviata dal nostro procuratore capo di Ankara Ovest Ufficio" si legge nella nota ufficiale degli inquirenti "È stata pertanto richiesta una decisione di controllo giurisdizionale. L'indagine continua meticolosamente".

A seguito delle violenze che hanno fatto il giro del mondo, mettendo in imbarazzo il calcio turco, la Federcalcio e il Comitato arbitri hanno deciso per la linea dura. Arda Kardeşler, tra i più rappresentativi arbitri del Paese ha confermato decisioni imminenti dalla categoria: "Tutti gli arbitri si riuniranno di nuovo non appena Meler starà meglio e vi spiegheremo il nostro futuro e le decisioni che prenderemo per il nostro futuro e la nostra tutela". Ancora più diretta, invece, la Federcalcio, che ha utilizzato la tolleranza zero, sospendendo tutti i campionati: "Si è deciso di rinviare a tempo indeterminato tutte le partite, a seguito della serata nera per il calcio turco" si legge nel comunicato emesso dalla Tff.

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