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Il piano di De Laurentiis: gestione autonoma dei diritti tv da parte della Lega di Serie A

Il numero uno del Napoli Aurelio De Laurentiis ha convocato un incontro con gli altri presidenti della Serie A a cui ha spiegato il suo progetto: non solo la nascita di un canale tematico del campionato di Serie A ma anche l’opportunità di trattare la materia dei diritti tv – sia quelli nazionali, sia internazionali – in maniera differente rispetto a quanto avvenuto in questi anni.
A cura di Alessio Morra
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Produrre contenuti da rivendere a più acquirenti, così da aumentare notevolmente gli introiti per i club, proporre sul mercato un'offerta alternativa rispetto alla piattaforma di Sky e Dazn. È l'obiettivo del piano che il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che in materia di diritti tv studia forma di investimento ulteriori, una strategia per far sì che il prodotto calcio – in particolare la Serie A – abbia la maggiore visibilità possibile e – attraverso la nuova frontiera del web – diventi spettacolo maggiormente fruibile a costi competitivi. A Roma si sono incontrati i massimi dirigenti dei club, il primo appuntamento vis a vis dopo la pandemia.

Un rendez-vous programmato dal patron dei partenopei che ha voluto spiegare agli altri colleghi il suo piano: non solo la nascita di un canale tematico del campionato di Serie A (nella veste di broadcaster) ma anche l'opportunità di trattare la materia dei diritti tv – sia quelli nazionali, sia quelli internazionali – in maniera differente rispetto a quanto avvenuto in questi anni. Strutturarsi, crescere, produrre e competere, incassare fondi per alimentare il business calcio che viaggia in un dimensione del tutto diversa rispetto al passato.

Fulcro del progetto è la creazione di una "Media company" facendo della Lega di Serie A l'editore di una società di produzione che curerebbe la diretta delle partite, di un magazine e di una serie di prodotti ancillari da rivendere a tutti gli operatori del mercato. Un modello in realtà piuttosto simile a quello proposto un anno fa da Mediapro e non lontano da quello progettato dal presidente di Lega, Paolo Dal Pino. L'approccio del presidente, De Laurentiis, è ambizioso e parte da un'idea che è al tempo stesso volontà d'impresa, un modello di governance guidato da un management autonomo dall'assemblea dei club. Se ci sarà l'approvazione dei presidenti, serve la maggioranza, la Lega dovrebbe trovare un partner tecnico per sviluppare il canale, si parla della ‘Tim', che da oltre vent'anni è sponsor della Serie A.

Chi era presente all'incontro

All'incontro convocato da De Laurentiis hanno risposto moltissime squadre. Eccezion fatta per la Spal e il Brescia (la Juventus non era presente ma guarda con interesse all'iniziativa), ad accogliere l'invito alla discussione da parte del massimo dirigente azzurro c'erano l'Inter, la Lazio, la Roma, rappresentata dal CEO Guido Fienga, ma anche il Milan con il presidente Scaroni, la Fiorentina con il direttore generale Joe Barone, il numero uno della Sampdoria Massimo Ferrero, e i dirigenti di Verona e Bologna.

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