Il paradosso di Orban in Verona-Juve: gomitata in faccia a Gatti, è il player of the match

Gift Orban del Verona ha giocato davvero una bella partita contro la Juventus. È stato decisivo non solo per il rigore del pareggio (1-1) ma per la prestazione che nel complesso gli ha permesso di meritare il premio di Player of The Match. Il paradosso, alla luce delle polemiche furibonde sollevate da Igor Tudor (anche per il penalty per il tocco di Joao Mario) e dalla decisione clamorosa dell'arbitro Rapuano che lo ha solo ammonito, è che lo abbia ricevuto a corredo di un match nel quale è stato graziato per la gomitata data in faccia a Gatti. Avrebbe meritato il cartellino rosso diretto, con tanto di squalifica (con un minino di 3 giornate, qualora fosse stata accertata anche la condotta violenta in base all'articolo 38 del Codice di Giustizia Sportiva) ma se l'è cavata. È una macchia che un po' offusca la ottima prova al cospetto dei bianconeri.
La gomitata di Orban a Gatti punita solo con un giallo
Oltre al calcio di rigore, l'episodio che ha fatto schiumare rabbia alla Juventus è stato il colpo rifilato in pieno viso da Orban a Gatti. "Mi hanno detto che non ha caricato…", è stata la battuta tanto sarcastica quanto amara dell'allenatore bianconero, che ha usato l'ironia per contestare aspramente la scelta del direttore di gara di estrarre solo il cartellino giallo nei confronti dell'autore del gesto.

La domanda che tutti si sono fatti è: com'è possibile che non sia stato espulso? Un dubbio divenuto martellante notando anche cosa è successo nel corso dell'azione incriminata. La sequenza videoclip mette in risalto un particolare: Orban è nei pressi di Gatti, si gira, lo guarda e poi lo colpisce muovendo con decisione il braccio verso il suo volto. Il difensore della Juve cade, il giocatore dell'Hellas viene graziato. Rapuano non ha dubbi e lo ammonisce (il Var non lo richiama). Ironia della sorte, sarà proprio lui a calciatore il tiro dal dischetto che vale il pareggio d'oro per gli scaligeri e una beffa atroce per la ‘vecchia signora'.
La moviola in tv su Orban e Gatti: "Era da cartellino rosso diretto"
Gli ex arbitri Luca Marelli su DAZN e Gianpaolo Calvarese, attraverso i propri canali social, esprimono lo stesso parere. Quel gesto di Orban andava punito con il cartellino rosso.
"Orban non guarda il pallone, la sensazione è che miri alla testa – dice Marelli in tv -. La decisione corretta sarebbe stata il rosso, il giallo è uno sconto sulla punizione che avrebbe meritato. Il colpo non è stato diretto ma ha toccato anche la spalla e da questo punto di vista il Var potrebbe non essere intervenuto per la valutazione se il giocatore va con il pungo chiuso o con la mano aperta. Nel primo caso ci sarebbe stata la condotta violenta".
Calvarese analizza quella situazione di gioco e si pronuncia a favore della massima sanzione: "Mi sento di dire con assoluta certezza che, se l'arbitro di Rimini avesse estratto il cartellino rosso, il Var non sarebbe intervenuto". L'ex direttore di gara motiva così la sua opinione: "Su un pallone alto, il calciatore scaligero, leva il contatto con il pallone, guarda Gatti, lo cerca, fa uno scatto e lo colpisce con una gomitata all'altezza del volto di lato. Il calciatore juventino va giù. Rapuano senza esitazioni estrae il cartellino giallo".