Il Napoli sbatte contro il Como, bestia nera di Conte. Miliknovic-Savic para un altro rigore

Il Napoli sbatte contro il Como e non va oltre lo 0-0 al Maradona contro un avversario che ha ribadito di essere uno dei più tignosi e pericolosi per tutti in campionato. Match difficile per gli azzurri che, dopo aver perso anche Gilmour per infortunio, è stato costretto a sacrificare lo smalto e la fisicità di Anguissa, bloccato in mediana. Politano e Neres sono stati controllati e neutralizzati dall'assetto dei lariani, con Hojlund finito nell'imbuto e orfano degli assist di De Bruyne.
Como osso duro, Conte temeva questa partita. La squadra di Fabregas non è più una rivelazione, quando la incontri hai la certezza di avere davanti un avversario che gioca bene, tiene i ranghi serrati, corre tanto e con raziocinio, può farti male in qualsiasi momento perché ha anche abbastanza qualità da spendere. Gli ospiti accettano i duelli uno contro uno, tanto in mezzo al campo quanto sugli esterni. È una gara a scacchi, ogni mossa neutralizza l'altra caratterizzando così una sfida bloccata, equilibrata. E anche il match di questa sera ha confermato che affrontare i lariani ha lo stesso effetto della sedia del dentista… diceva così Guardiola quando parlava dell'Atalanta, definizione che calza a pennello anche per i comaschi.
Milinkovic-Savic, altra prodezza dal dischetto. Quando Morata prende d'infilata la difesa del Napoli ha dinanzi a sé una prateria. Nessuno può fermarlo, è lanciato a rete. Il portiere può fare solo una cosa, uscire nel tentativo di fermarlo in un modo o nell'altro. Tenta la presa a terra sulla palla ma l'attaccante spagnolo va dritto su di lui e si procura il rigore. È lui stesso a batterlo ma l'estremo difensore del Napoli si conferma specialista e neutralizza il tiro dal dischetto tuffandosi con perfetto tempismo.

Hojlund si sfianca in mezzo al "torello". Non c'è De Bruyne, che finora gli aveva servito palloni deliziosi, e per Hojlund è vita dura là davanti. L'attaccante danese fa il possibile per tenere legato il gioco ed essere pericoloso ma viene schiacciato nella morsa della "gabbia" disegnata intorno a lui. Pochi, pochissimi i palloni che gli arrivano, né Neres né Politano riescono a essere efficaci abbastanza da innescarlo.
Stillicidio infortuni. La partita del Maradona aggiunge altri nomi in calce al bollettino medico: Gilmour esce intorno alla mezz'ora del primo tempo zoppicando, lo scozzese ha sentito "tirare" – come si dice in gergo – all'interno della coscia destra (al suo posto è entrato Elmas); Spinazzola è rimasto nello spogliatoio per un risentimento, costringendo Conte a dare spazio a Gutierrez.