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Il ct di Israele urla nello spogliatoio, vuole risposte contro l’Italia: “Alzate la testa. Alzatela!”

Il ct di Israele Ben Shimon scuote la squadra dopo il 5-0 con la Norvegia, ha le idee chiare in vista del confronto contro la Nazionale azzurra.
A cura di Marco Beltrami
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Dopo la pesante sconfitta contro la Norvegia, Ben Shimon si è fatto sentire nello spogliatoio. Il commissario tecnico di Israele ha alzato la voce per scuotere i calciatori in vista della prossima sfida contro l’Italia. Il selezionatore vuole rivedere lo spirito mostrato nel primo confronto tra le due rappresentative, quando la Nazionale s’impose 5-4 in una gara rocambolesca. Uno sfogo molto forte, nel tentativo di prevenire ed evitare brutte figure in un confronto in cui gli israeliani si giocano le ultime chance di qualificazione.

Il ct di Israele si sfoga nello spogliatoio dopo il tracollo contro la Norvegia

Impossibile non prendere atto di quanto sia stata di basso profilo la prova di Israele contro la Norvegia: "Abbiamo preso un po’ di botte. Un po’ di critiche che ci spettano, e lavoriamo su di esse”. Non bisogna però dimenticare quanto di buono fatto con l’Italia nel primo round: “Un mese fa abbiamo giocato una partita incredibile contro l’Italia. Oggi le cose non sono andate, fin dall’inizio. Sono cose che succedono nel calcio. Un attimo, ascoltate. So quanto siete tristi. Oggi chiedo due cose, come Nazionale d’Israele".

Le due richieste per Israele di Ben Shimon

È qui che Ben Shimon ha alzato la voce per conquistare l’attenzione dei calciatori: "Uno: ognuno guardi dentro di sé. Non guardate ora cosa farà l’altro. Guardate ciascuno sé stesso. Noi siamo lo staff, e voi siete i giocatori. La seconda cosa: ascoltate un attimo. Abbiamo una partita tra tre giorni contro l’Italia, in Italia. Non abbiamo tempo, neanche un minuto, un solo minuto, per essere depressi. Analizzeremo, lavoreremo. Siamo stati molto deboli oggi. Loro erano a un altro livello. Oggi abbiamo ricevuto una lezione di calcio. Accettiamo questa lezione per la vita, va bene? Forse sì, abbiamo preso una batosta, ma abbiamo anche ricevuto una lezione enorme di calcio".

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Il dolore e la delusione sono forti, ma bisogna andare avanti: "Possiamo perdere una partita, ve l’ho detto, ma non dobbiamo perdere noi stessi. Abbiamo una lunga strada davanti. Sapremo accettare di prendere un po’ di botte". Accettare le critiche e ripartire, guardando a quanto di buono fatto contro gli azzurri: "Restiamo uniti. Un mese fa ci abbracciavamo, ci sentivamo bene dopo la partita con l’Italia, bene come Nazionale. Oggi abbiamo preso una sberla, siamo andati un po’ indietro. Continueremo avanti. Non perdiamo né il processo né la nostra strada. Credetemi, continueremo con tutte le forze. Chi sarà forte, sarà con noi in questo cammino. I forti ci porteranno avanti lungo la strada".

In conclusione, i decibel si alzano ancora per il ct israeliano che ora vuole risposte: "Alzate la testa. Alzate la testa, voi verso di loro. Alzate la testa. Non è finita. Tra pochi giorni siamo in Italia".

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