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Il Cagliari è una polveriera: volano parole grosse in spogliatoio, Joao Pedro difende i compagni

Situazione difficilissima in casa Cagliari, dopo l’ennesima sconfitta in campionato che ha lasciato la squadra sarda all’ultimo posto in classifica. L’arrivo di Walter Mazzarri non è riuscito a risollevare le sorti dei rossoblù ed ora la tensione è palpabile, come dimostra quanto accaduto ad Assemini.
A cura di Paolo Fiorenza
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Non era questa la posizione in classifica che Tommaso Giulini riteneva consona per il suo Cagliari ad inizio stagione, nè che pronosticava quando dopo le prime tre giornate ha rimpiazzato Leonardo Semplici con Walter Mazzarri, facendogli firmare un ricco contratto triennale. Presa la squadra penultima con un solo punto ottenuto dal suo predecessore, il livornese non ha fatto molto meglio portando a casa 5 punti nelle successive 9 giornate. Il Cagliari arriva alla terza sosta per le Nazionali desolatamente ultimo ed è comprensibile che l'atmosfera non sia delle migliori, sia in spogliatoio che in società.

La scorsa settimana, alla vigilia del match poi perso in casa contro l'Atalanta, il presidente Giulini si è presentato nel ritiro di Assemini per caricare la squadra, ma la sua visita è andata oltre le intenzioni iniziali. Il Corriere dello Sport svela che venerdì i toni si sono alzati e sono volate parole grosse nello spogliatoio rossoblù, con alcuni giocatori finiti nel mirino del numero uno sardo, mentre il capitano Joao Pedro era impegnato nel fare scudo ai compagni e cercare di abbassare la tensione assieme ad altri senatori della squadra.

Secondo il quotidiano, la frustrazione di Giulini si sarebbe sfogata nei confronti di alcuni elementi con ingaggi pesanti e che il Cagliari già avrebbe voluto cedere in estate, il cui rendimento non si è dimostrato all'altezza del loro stipendio. I nomi sarebbero quelli di Godin in primis, ma anche dei suoi compagni di Nazionale uruguaiana Caceres e Nandez, e ancora Strootman e Keita. Senza contare Farias, già sul piede di partenza appena si riaprirà il mercato. Insomma il clima non è esattamente quello che sarebbe necessario per risalire la china. Il lavoro di Mazzarri si annuncia non facile, a cominciare dalla prossima trasferta in casa del Sassuolo dopo la sosta.

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