Gli Stati Uniti vincono 5-1, ma Pochettino sbotta con un giornalista: “Io non sono il bidello”

Il buon umore di Mauricio Pochettino per la roboante vittoria degli Stati Uniti in amichevole contro l'Uruguay di Bielsa (finito sulla graticola) è stato rovinato da quanto successo dopo la fine della partita in conferenza stampa. Il 53enne tecnico argentino, cui la Federcalcio americana ha affidato nel 2024 la speranza di tenere alta la bandiera a stelle strisce nei Mondiali del prossimo anno, organizzati dagli USA assieme a Canada e Messico, è sbottato di fronte a una domanda postagli da un giornalista circa le sue scelte di formazione che non hanno un'ossatura base. Pochettino ha indicato lo stemma degli Stati Uniti sulla sua tuta e ha rivendicato con orgoglio (ma anche con poca classe nei confronti della categoria): "Io non sono il bidello".
Gli Stati Uniti distruggono l'Uruguay 5-1, Pochettino dà una lezione al suo mentore Bielsa
Un paio di giorni fa la nazionale statunitense ha travolto l'Uruguay (qualificato ai Mondiali da quarto nel girone unico sudamericano) con un 5-1 che avrebbe autorizzato toni diversi in conferenza, a cominciare dal suggestivo incrocio tra i due allenatori: Bielsa è stato il mentore di Pochettino, lo ha avuto da calciatore e leader sia nel Newell's che nell'Argentina, con un'influenza enorme anche sulla sua successiva carriera in panchina.
Il Ct americano perde la calma in conferenza: "Io sono l'allenatore degli Stati Uniti, non il bidello"
E invece gli animi si sono surriscaldati quando c'è stata la domanda sulle rotazioni di formazione del Ct americano da quando è arrivato. Rotazioni giudicate evidentemente eccessive (71 giocatori diversi utilizzati in 14 mesi). A Pochettino è stato fatto notare che non ha "titolari", al che l'ex allenatore di Tottenham, PSG e Chelsea ha risposto seccamente: "Chi sono i giocatori titolari?". Il giornalista ha tentato di riformulare la domanda, ma è stato interrotto da Pochettino, che è partito alla carica come un treno.
"Forse dovremmo interrompere la conferenza stampa e io dovrei andare negli spogliatoi, tornare indietro e ricominciare la conferenza. Perché è come se fosse successo il contrario, che abbiamo perso 5-1. Io sono l'allenatore degli Stati Uniti – ha detto rabbioso Pochettino indicando lo stemma sul suo petto – non il bidello. Dimmi di quale giocatore titolare stiamo parlando, perché non capisco cosa significhi giocatore titolare".
"Forse sono stanco e non capisco l'inglese… sono molto deluso dalle prime due domande", ha chiuso la questione un infastidito Pochettino. Al di là delle polemiche, ovviamente finite lì, resta l'ottimo passo tenuto dagli Stati Uniti di Pochettino nell'ultimo periodo: la vittoria contro l'Uruguay è la terza di fila dopo quelle su Paraguay e Australia.