Gattuso si gode l’Italia e punta ai playoff: “Non era facile, ora che Dio ce la mandi buona…”

Missione compiuta e Playoff raggiunti in modo matematico con due giornate d'anticipo. Per l'Italia di Gattuso la vittoria contro Israele è servita per mettere in ghiaccio l'obiettivo minimo, senza dimenticare di fornire un'altra prova confortante, di temperamento e a tratti bel gioco. Ora non resta che proseguire sulla falsa riga fino alla fine, puntando dritto alla rivincita contro l'irraggiungibile Norvegia. Intanto Gattuso si gode una vittoria senza aver subito gol e pensa già ai playoff di marzo: "Che Dio ce la mandi buona…"
Gattuso: "All'andata abbiamo ballato, oggi non era facile: avevamo tutto da perdere"
La soddisfazione maggiore per Gattuso è arrivata dal risultato finale: non aver subito gol e aver gestito la partita dal primo minuto al 90′. "Ci avevano fatto ballare e portato a spasso all'andata tutti ricordiamo quella partita. Oggi invece sono soddisfatto e contento soprattutto per non avere subito gol. Grazie alle parate di Donnarumma" sottolinea il ct ricordando i due interventi decisivi per la vittoria azzurra, "ma anche ad altri giocatori. Come Locatelli che ha fatto un'ottima partita o Raspadori che ha fatto il suo dovere come avevo richiesto. Oggi avevamo tutto da perdere: siamo riusciti a fare quello che dovevamo fare. Non era facile, ricordiamolo, cambiare alla vigilia, spostarsi in modo diverso, mantenere la concentrazione con tutto ciò che c'era attorno".
Gattuso e i playoff: "Speriamo che Dio ce la mandi buona…"
L'analisi del ct azzurro si spinge oltre la semplice prestazione dei suoi, vincente e convincente contro Israele che si giocava al pari dell'Italia il traguardo dei playoff Mondiali. La strada è giusta per Gattuso ma servirà ancora qualcosa di più: "Dobbiamo saper soffrire, noi dobbiamo essere sempre questi, coprire bene in campo anche in futuro. Quando abbiamo palla abbiamo qualità ma dobbiamo ritrovare quella compattezza sempre e comunque che ancora un po' manca. Adesso si pensa a marzo" ha concluso il ct in vista dell'obiettivo raggiunto matematicamente. "Speriamo che Dio ce la mandi buona, i giocatori non si riposano ma speriamo che facciano bene con i rispettivi club e che tutto vada per il verso giusto. L'obiettivo è creare quel nucleo compatto che si deve formare sia dentro sia fuori dal campo"