Felipe Melo non ha perdonato un allenatore: “Stava sulle pa**e a tutti, non capiva niente di calcio”

C'è un solo allenatore che è rimasto il cruccio di Felipe Melo anche dopo anni di distanza, con un ricordo che diventa sempre più amaro e l'astio che proprio non passa. Il rapporto dell'Inter con Frank de Boer è stato brevissimo ma molto tormentato: 85 giorni di polemiche, sconfitte e attriti nello spogliatoio come ha rivelato l'ex calciatore brasiliano che si è schierato apertamente contro di lui. Sono passati quasi dieci anni da quella parentesi eppure non riesce a dimenticare il disastro che creò ai nerazzurri nel post Mancini.
Alla Gazzetta dello Sport l'ex centrocampista non si è risparmiato qualche stoccata nei confronti dell'olandese, ricordando con un pizzico di malizia che dopo la prima e unica esperienza in Italia la sua carriera non è decollata come si aspettava. Gli riserva parole durissime e traccia un quadro disastroso dell'Inter in quel periodo tra l'addio di Roberto Mancini e l'arrivo di Stefano Pioli.

Felipe Melo asfalta de Boer
"Se si trovasse davanti Frank de Boer che cosa gli direbbe?": una domanda facilissima per Felipe Melo che non ha bisogno neanche di pensarci prima di dare una risposta. Fra lui e il suo ex allenatore ci sono stati grandi attriti e un decennio dopo non c'è il minimo segnale di pace. Il brasiliano è chiarissimo, lo asfalta: "Di calcio non ha mai capito niente, non è capace. Parlò male anche di Gabigol, chiamandolo ‘Gabiex-gol'". Non solo, l'ex giocatore ha raccontato anche che all'Inter nessuno lo sopportava: "Non parlava italiano, stava sulle pa**e a tutti nello spogliatoio. Infatti è durato tre mesi e poi ha collezionato disastri ovunque. Grazie a Dio quell’anno arrivò Pioli".

L'esperienza di de Boer all'Inter
In effetti la storia non gioca a favore dell'olandese che in nerazzurro ha lasciato un pessimo ricordo. È rimasto in panchina solo per 85 giorni, il tempo di giocare 14 partite e perderne esattamente la metà: de Boer era stato designato in fretta e furia come sostituto di Mancini nel 2016 ma l'impatto che ha avuto sulla squadra è stato deludente, tanto da portare la società a risolvere il suo contratto dopo pochissimi mesi per puntare poi su Pioli.