Euro 2020 Ungheria, Slovacchia e Romania: gare a porte chiuse per episodi di razzismo
Il razzismo è un problema non solo italiano. Mentre da noi sta tenendo banco l'ultimo episodio in ordine di tempo, a Bergamo nel match della quarta giornata di campionato giocato tra Atalanta e Fiorentina, con mini sospensione della partita, adesso è ufficiale la presa di posizione della FIFA per condannare gli atteggiamenti discriminatori a livello internazionale. Le nazionali di Ungheria, Slovacchia e Romania sono state punite con un turno a porte chiuse per i casi di razzismo messi in atto dai loro tifosi durante gli ultimi impegni di qualificazione a Euro 2020.

Una decisione immediata e a tolleranza zero, con le tre nazionali che sconteranno la sanzione nel prossimo turno di qualificazione alla rassegna continentale, in programma a ottobre, attraverso la punizione relativa alla "responsabilità oggettiva", caposaldo delle nuove normative anti discriminazione.
Le decisioni contro Ungheria, Slovacchia e Romania
La federcalcio ungherese dovrà inoltre pagare una multa di 67.125 euro e quella slovacca di 20.000 euro. A carico della Romania, che paga anche una invasione di campo da parte di alcuni tifosi durante il match contro la Spagna, oltre a una multa di 83.000 euro vi è anche un ulteriore turno a porte chiuse, sanzione però sospesa per un anno e che scatterebbe in caso di recidiva.
La situazione in Italia, il caso di Atalanta-Fiorentina
E' l'ennesima presa di posizione intransigente nei confronti dei ripetuti episodi di razzismo che si stanno consumando oramai ad ogni occasione calcistica. Atteggiamenti di discriminazione razziale che stanno venendo combattuti in modo radicale, in Europa come in Italia dove ha tenuto banco l'interruzione di Atalanta-Fiorentina, stoppata per 3 minuti e ripresa solamente dopo aver fatto tacere cori irrisori nei confronti del giocatore di colore Dalbert, brasiliano della Fiorentina.