293 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Juve-Inter a porte chiuse? Il rischio c’è per l’emergenza Coronavirus sul calendario di A

Quattro partite rinviate nel campionato di Serie A e incertezza sulle date dei recuperi: sono queste alcune delle dirette conseguenze dell’emergenza Coronavirus sul campionato di Serie A. Il club più penalizzato per il calendario è l’Inter. La Federazione ha convocato una riunione straordinaria per trovare una soluzione, l’ipotesi che si fa largo è giocare le gare a porte chiuse. E il rischio che la sfida scudetto tra Juventus e nerazzurri si giochi senza pubblico è palpabile.
A cura di Maurizio De Santis
293 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Juventus-Inter a porte chiuse. E non solo. Potrebbe essere questa la soluzione drastica, spiacevole per tutti, ma necessaria per assicurare la continuità del campionato di calcio in piena emergenza da Coronavirus. Novanta minuti che possono valere lo scudetto nel silenzio assoluto dell'impianto torinese. Novanta minuti senza una degna cornice di pubblico, come si conviene ad appuntamenti del genere. È l'ipotesi che la Federazione valuterà nelle prossime ore alla luce di quanto sta accadendo (qua tutti gli aggiornamenti sull'evoluzione della situazione sui casi di contagio) e della decisione sui quattro rinvii tra sabato (Verona-Cagliari, Atalanta-Sassuolo, Inter Sampdoria) e domenica (Torino-Parma). L'esempio più lampante di questa tendenza potrebbe essere la gara del Bentegodi tra Hellas e sardi, tant'è che i rossosblù in attesa di comunicazioni ufficiali hanno preferito restare in terra scaligera svolgendo lì gli allenamenti e posticipando il rientro a casa.

Lombardia, Veneto e Piemonte (ecco perché ci sono le forti perplessità sulla gara-scudetto dell'Allianz) sono le aree al momento considerate ad alto rischio. Tra le squadre più penalizzate ci sono sicuramente le milanesi (forti dubbi ci sono su Milan-Genoa del 1° marzo) e in particolare l'Inter, a cominciare dalla gara di Europa League di giovedì prossimo contro il Ludogorets per il ritorno dei sedicesimi di finale. Il club bulgaro ha chiesto chiarimenti alla Uefa in previsione della trasferta in Italia: non è escluso che la Federazione internazionali stabilisca, quali misure di sicurezza in linea con la profilassi, che la gara si giochi a porte chiuse o addirittura in campo neutro.

La squadra di Conte (al netto degli impegni tra Serie A, Europa e Coppa Italia) ha il calendario letteralmente ingolfato. Una condizione che potrebbe addirittura differire alla fine di maggio l'incontro con i blucerchiati: al 20 per la precisione, quando all'appello della stagione mancherà una sola giornata (con la chiusura anticipata del torneo in previsione del Campionato Europeo).

  • Il motivo? Basta dare un'occhiata all'agenda degli eventi che attendono i nerazzurri: 27 febbraio ritorno dei sedicesimi di Europa League con il Ludogorets; 5 marzo semifinale di Coppa Italia con il Napoli (ritorno al San Paolo); in caso di qualificazione, 12 e 19 marzo ottavi di finale di Europa League; 25 marzo e 1° aprile sosta per la Nazionale; 9 e 16 aprile quarti di finale di Europa League; 22 aprile match con la Spal per il turno infrasettimanale (33sima giornata) di Serie A; 30 aprile e 7 maggio semifinali di Europa League; 13 maggio la finale di Coppa Italia.

Il caso dell'Inter, dunque, è sotto i riflettori ma non è detto che la situazione di altre squadre non possa complicarsi e il calendario aggrovigliarsi ulteriormente. In condizioni del genere, dove la mappa dei contagi è difficile da essere tracciata con maggiore precisione (non è stato ancora individuato il cosiddetto "paziente zero"), tutto resta inevitabilmente vincolato all'evoluzione dell'emergenza sanitaria.

293 CONDIVISIONI
32804 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views