Donnarumma vince il trofeo Yashin e sul palco del Pallone d’Oro si prende la sua vendetta: non li nomina mai

Per Gianluigi Donnarumma la notte del Théâtre du Châtelet di Parigi non è stata solo la celebrazione del titolo di miglior portiere al mondo. Il classe 1999 ha vinto il suo secondo Trofeo Yashin dopo la stagione trionfale con il PSG, culminata con il Treble. Ma il suo discorso di ringraziamento durante la cerimonia di premiazione del Pallone d'Oro 2025 che ha visto il trionfo del suo ex compagno Ousmane Dembelé ha messo in ombra il riconoscimento: nessun accenno al club parigino né al tecnico Luis Enrique.
"Sono onorato di ricevere questo premio. Sono molto contento del rendimento che ho avuto la scorsa stagione e dei risultati che abbiamo avuto. Abbiamo ottenuto risultati incredibili. Grazie a tutta la squadra, a tutti i miei ex compagni: è anche grazie a loro se sono qui stasera. Oggi sono concentrato sulla mia nuova avventura. Ringrazio il Manchester City; abbiamo molti obiettivi da raggiungere. Spero di giocare bene come facevo con il mio ex club", ha dichiarato il portiere arrivato al 9° posto nella classifica generale del Pallone d'Oro. Un ringraziamento generico agli "ex compagni" e al suo nuovo club, senza mai citare chi lo ha guidato nella stagione dei successi.
Le ragioni della rottura col PSG e la rivincita sul palco del Pallone dOro
Il gesto non sorprende. In estate il PSG ha deciso di separarsi dal portiere campione d'Europa, puntando su Lucas Chevalier. Ufficialmente, per le maggiori qualità con i piedi del nuovo estremo difensore. In realtà, dietro l'addio, c'era anche il mancato accordo sul rinnovo, come spiegato a margine dallo stratega del club Luis Campos.
Donnarumma, che aveva manifestato la volontà di restare, ha vissuto uno strappo difficile con la società e con l'allenatore. Il palco del Pallone d'Oro è diventato così il luogo della sua personale rivincita: ringraziare tutti senza nominare mai il PSG né Luis Enrique.

La nuova vita al City di Donnarumma: "Avrei voluto restare a Parigi, ma ho trovato un club straordinario"
Pochi minuti dopo la premiazione, Donnarumma ha ribadito ai giornalisti quanto l'addio a Parigi non sia stato indolore: "Sì, quando attraversi così tante cose positive, quando trascorri molto tempo con grandi amici, è difficile". Ma allo stesso tempo ha confermato di aver trovato la dimensione ideale: "Ho trovato un club straordinario (il Manchester City, ndr), con giocatori straordinari, e mi hanno accolto come una grande famiglia e questo è importante per me. Il cambiamento è difficile, ma alla base avevo trovato (al PSG, ndr) tifosi davvero straordinari, giocatori straordinari, lo staff, l'allenatore, il direttore sportivo, il presidente. Ecco perché volevo restare".

Oggi, però, il futuro di Gigio Donnarumma parla solo inglese. Il contratto quinquennale firmato col Manchester City (operazione da 30 milioni di sterline) segna la sua nuova era. Il passato francese è archiviato, e la sua seconda incoronazione come miglior portiere al mondo porta con sé un messaggio chiaro: il presente è a Manchester, e a Parigi non intende più voltarsi indietro.