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De Laurentiis: “La Lega deve creare un canale per vendere la Serie A all’estero”

Il presidente De Laurentiis in una lunga intervista ha parlato dell’acquisto di Osimhen, ha criticato la decisione della Uefa di far giocare il Napoli a Barcellona e non in campo neutro e dopo aver chiuso le porte a Immobile ha detto che la Lega di Serie A deve creare un canale tematico per l’estero, che farebbe crescere in modo notevole i ricavi di tutte le squadre di Serie A.
A cura di Alessio Morra
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Acquistando Osimhen il Napoli ha effettuato il colpo più esoso di tutta la sua storia. Il club partenopeo ha sborsato 70 milioni di euro per il nigeriano (più eventuali 10 di bonus). Una cifra enorme per un ragazzo di 21 anni dal grande futuro. Il presidente De Laurentiis dopo l'ufficialità ha parlato anche delle cessioni fatte al Lille e ha dichiarato che Gattuso ha voluto fortemente questo ragazzo:

È un affare complessivo da 80 milioni: 70 pagabili in cinque anni, più 10 di bonus. Si tratta di un'operazione distinta dalle quattro cessioni che abbiamo fatto al Lille: Karnezis, Palmieri, Liguori e Manzi. Il contratto per il giocatore durerà cinque anni ed è di 4 milioni netti a salire. Stavamo trattando pure Azmoun e Jovic, ma è stata di Rino Gattuso e del ds Giuntoli la decisione di puntare con decisione sull'attaccante nigeriano.

Non arriverà Immobile

Con il rinnovo di Mertens e l'acquisto di Osimhen il Napoli ha sistemato l'attacco, Milik andrà via (lo vuole la Juve, ma per ora non c'è l'accordo tra i club), non verrà acquistato Ciro Immobile, pallino di De Laurentiis che però fa sapere che non cercherà di soffiarlo alla Lazio:

Immobile? Mi è sempre piaciuto, volevo prenderlo con Verratti ai tempi del Pescara: per comprare anche lui, però, dovremmo vendere due-terzi dei giocatori che abbiamo già nell'organico.

Serie A a fine settembre o a ottobre

Non sono state ancora decise le date del prossimo campionato di Serie A, bocciato il 12 settembre, si parla del 19 di settembre, ma De Laurentiis vorrebbe partire molto più in avanti ed è stato molto netto a tal proposito: "Ne ho due: il 4 ottobre o in subordine 26 settembre. Iniziare prima sarebbe una follia".

Canale tematico della Lega di Serie A

De Laurentiis, parlando a Capri, ha detto che il mondo del calcio italiano deve cambiare e deve e soprattutto può guadagnare molto di più dalla cessione dei diritti televisivi all'estero. Da alcune indagini demoscopiche il numero uno partenopeo ha notato che ci sono quasi 150 milioni di tifosi e appassionati di calcio italiano del mondo e bisogna sfruttare questo appeal per avere maggiori ricavi

Dobbiamo incassare di più dalla cessione dei diritti tv all'estero. Quando ho sentito dalla Lega che volevano coinvolgere i famosi fondi ho apprezzato l'iniziativa, perché finalmente avremmo potuto scoprire qual è il valore che viene attribuito dal mercato alla nostra Serie A. Ne sono arrivate alcune e le abbiamo immediatamente respinte, mentre degli altri fondi si proponevamo solo come finanziatori. Ma venendo dal cinema e avendo fatto tutto da solo, dall'età di vent'anni, ho deciso di andare a vedere direttamente l'esito di sondaggi e indagini demoscopiche, da cui è venuta fuori una base di 144 milioni di appassionati di calcio fuori dall'Italia che sono sostenitori delle principali cinque squadre italiane. Nonostante questo dato eclatante, però, il nostro mercato estero non si è mai sviluppato. Perché allora non offrire il nostro prodotto a tutte le piattaforme internazionali già esistenti, realizzandolo in autonomia e mantenendo il 90 per 100 degli introiti per la Lega? Ho calcolato che i ricavi da distribuire tra i 20 club sarebbero di 18 miliardi in 6 anni. C'è da anticipare una cifra importante? Certo. Ma è così che si fa impresa e ricorrendo ai fondi alla fine le entrate ne risentirebbero molto. Purtroppo la Lega Calcio non s'è mai data in passato una vera governance e per accontentare i terzi continuiamo a pagare un prezzo spropositato. Dal Pino ha avuto il merito di far lievitare il valore di mercato del nostro campionato ed è soprattutto merito suo se stiamo ricevendo molte manifestazioni di interesse. Sarebbe un grave errore farci sfuggire questa occasione, che aiuterebbe tra l'altro a fare crescere la competitività delle squadre medio-piccole. La Lega con il suo canale diventerebbe pure un editore, perché tante piattaforme non hanno i giornalisti e hanno bisogno di acquistare un prodotto già finito. Ingerenze dalla politica? No, ne rimanga fuori. Sia chiaro che non si tratta di un progetto mio: dovrà essere di tutta la Lega Calcio ed è la strada per ridurre il deficit della Premier. Dobbiamo prendere coscienza del nostro valore ed essere autonomi.

Assurdo giocare a Barcellona

Il Napoli l'8 agosto a Barcellona scenderà in campo nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Per via dell'aumento dei contagi De Laurentiis ha chiesto di non giocare al Camp Nou, la Uefa ha rassicurato e ha confermato Barcellona come sede dell'incontro. "Con il Barcellona ce la giochiamo alla pari, l'8 agosto. Ma è assurdo che ci facciano andare in Catalogna, dove è riesplosa l'epidemia. L'Uefa non ha imparato dagli errori di marzo e sta sbagliando di nuovo".

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