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Le ultime news sull'arresto di Dani Alves

Dani Alves starebbe negoziando per ottenere il minimo della pena: pronto a dichiararsi colpevole

Svolta clamorosa nel processo che vede accusato per violenza sessuale Dani Alves. Dopo aver cambiato avvocato, sarebbe già in atto un accordo che permetterebbe all’ex giocatore di avere il minimo della pena. Per questo tipo di accuse, rischia infatti fino a 10 anni di carcere.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il calciatore brasiliano è in carcere dal 20 gennaio
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Svolta clamorosa nel processo che vede Dani Alves imputato di violenza sessuale nei confronti di una giovane donna, e che da inizio anno si trova agli arresti nel carcere di Barcellona. Dopo aver cambiato il proprio avvocato, adesso l'ex stella brasiliana avrebbe scelto una linea di difesa totalmente differente da quella fin qui adottata: sarebbe pronto a dichiararsi colpevole, risarcire la vittima e ottenere così il minimo della pena.

A rivelare la nuova strategia difensiva da parte di Dani Alves è stato il giornale iberico  "El Espanol" che da sempre ha seguito da vicino la vicenda e che adesso avrebbe in mano delle indiscrezioni esclusive sulle evoluzioni di uno dei processi più seguiti in Spagna. Sarebbe una svolta del tutto clamorosa, perché fino ad oggi Dani Alves si è proclamato innocente respingendo ogni tipo di accusa di violenza e perorando la tesi della consensualità del rapporto consumato nella discoteca di Barcellona lo scorso 30 dicembre 2022.

Un cambio di rotta totale, ma non completamente sorprendente perché già qualche giorno fa era accaduto un fatto essenziale: Dani Alves non era stato più assistito dall'avvocato Cristobal Martell con cui aveva manifestato una linea incentrata sulla non colpevolezza, pur presentando diverse incongruenze e contraddizioni davanti ai giudici. Così, dallo scorso 5 ottobre a prendere le difese dell'ex calciatore era stata Inés Guardiola, specializzata in violenza dimestica e diritto penale. Per molti, dietro si celava la rinuncia di Martell che considerava il caso Alves oramai irrimediabilmente perso, ipotesi che con le indiscrezioni attuali prenderebbe corpo.

Inés Guardiola, infatti – secondo El Espanol – avrebbe iniziato subito a trattare col Tribunale di Barcellona aprendo una negoziazione con un obiettivo ben preciso: ridurre al massimo la pena del proprio assistito che al momento, in caso di sentenza con colpevolezza per violenza sessuale, rischierebbe fino a 10 anni di prigione. "Il giornalista specializzato Carlos Quílez" si legge su El Espanol "ha spiegato le ultime complessità giudiziarie tra le due parti, che ora potrebbero essere vicine al raggiungimento di un accordo di conformità. Sia il giudice istruttore che il tribunale provinciale di Barcellona hanno negato ad Alves la libertà condizionale in due occasioni" ricorda ancora il giornale, "nonostante gli sforzi del suo ex avvocato Cristóbal Martell, che non è mai riuscito a dimostrare in modo affidabile l'innocenza del suo cliente".

"Di fronte a questa situazione, Alves si è dimesso dalla difesa di Martell alcuni giorni fa e ha assunto un avvocato specializzato in diritto penitenziario" ha spiegato El Espanol. "L'eventuale accordo, che secondo fonti giudiziarie consultate sarebbe già negoziato, implicherebbe un risarcimento economico del danno subito dalla vittima e il riconoscimento della colpevolezza da parte dell'ex calciatore". Che a quel punto, davanti all'evidenza dei fatti attuali, accetterebbe il male minore: ovvero vedersi scontato al minimo gli anni di reclusione.

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