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Guerra in Ucraina

Dal Pallone d’Oro alla guerra in Ucraina: la storia di Igor Belanov che ora è al fronte

Igor Belanov è stato un calciatore di livello, nel 1986 ha vinto il Pallone d’Oro, adesso sta dando supporto a chi combatte per l’Ucraina la Guerra contro la Russia.
A cura di Alessio Morra
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Igor Belanov è stato uno dei grandi del calcio degli anni '80, ha vissuto un paio di stagioni strepitose, quasi imprendibile nel 1986, quando vinse il Pallone d'Oro. Attaccante svelto e letale, con l'URSS e la Dinamo Kiev mostrò il suo talento. Belanov oggi di anni ne ha 61, ha nazionalità ucraina, è nato a Odessa, e anche lui supporta le forze armate dell'Ucraina.

L'elenco di atleti o ex atleti ucraini che si sono arruolati per la guerra contro la Russia si amplia sempre di più. Da tempo ce ne sono tanti in trincea, inclusi, uno dei fratelli Klitchko, l'ex tennista Stakhovsky, l'ex cestista Volkov e all'elenco si sono aggiunti due calciatori che hanno fatto la storia del calcio sovietico e cioè Bessonov e Belanov, che in un'intervista ha detto: "Ho giocato con orgoglio per l'URSS e sono sconvolto da questa guerra. Pace all'Ucraina e gloria a tutti quelli che si oppongono agli invasori, venuti a distruggere la nostra terra e il nostro eroico popolo".

Belanov è il primo da sinistra.
Belanov è il primo da sinistra.

Igor Belanov ha avuto il  momento di massimo fulgore nel 1986 quando vinse il Pallone d'Oro, che all'epoca era un premio riservato solo ai calciatori europei, motivo per il quale non vinse Maradona che trionfò in Messico. Belanov in quell'annata conquistò la Coppa delle Coppe con la Dinamo Kiev del colonnello Lobanovskyi, un allenatore straordinario che creò una macchina quasi perfetta. E poi nella Coppa del Mondo 1986 Belanov realizzò quattro reti, tre al Belgio in una delle partite più belle della storia dei Mondiali. Con la nazionale russa raggiunse la finale di Euro 88, in cui sbagliò un rigore.

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Oggi è vicepresidente della federcalcio e prova anche grazie alla sua grande popolarità e cerca anche di far arrivare il suo messaggio: "Noi siamo con voi, con i soldati delle nostre forze armate ucraine. Crediamo nella nostra rapida vittoria! Gloria all'Ucraina".

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