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Cristiano Ronaldo si prepara da sempre per il momento più duro: “Da quando avevo 25 anni. E piangerò”

Cristiano Ronaldo ha parlato del proprio ritiro, affrontando pubblicamente quello che sarà il momento più difficile della sua straordinaria carriera: “Nulla sarà più come prima, niente mi ridarà la stessa adrenalina”. Un momento sul quale sta lavorando da sempre: “Rifletto sul mio futuro da quando avevo 25 anni. Credo di essere pronto ora, anche se non tratterrò le mie emozioni”
A cura di Alessio Pediglieri
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Obiettivo mille gol e, magari, realizzarne qualcuno insieme al suo primogenito, Cristiano Jr oramai sempre più in rampa di lancio nel calcio dei grandi. Cristiano Ronaldo nella testa ha sempre chiaro il suo prossimo traguardo, segreto per essere a quarant'anni suonati ancora ai vertici, regalando emozioni, reti e successi. Un professionista a 360 gradi che non ha mai lasciato nulla al caso nella sua vita, professionale e privata e così so è già preparato da tempo al momento più duro che dovrà prima o poi affrontare, il ritiro dal calcio: "Ci penso da quando avevo 25 anni, sarò pronto. Ma piangerò".

Cristiano e il ritiro: "Credo piangerò, ma ci penso da sempre. Sono pronto"

Diretto e chiaro, come sempre, come quando si trova tra i piedi il pallone e sa sempre cosa fare, nel migliore dei modi. Ma anche davanti ad un argomento delicato come il ritiro, Cristiano Ronaldo si trova disarmato: "Non so quando accadrà ma credo presto. Mi farò trovare preparato, sono preparato, credo. Dopotutto è una cosa a cui penso da quando ho 25, 26 anni… riflettendo sul futuro. Credo di poter resistere in quel momento a tutta la pressione". Che però evidenzierà uno dei lati meno conosciuti dai tifosi di calcio, il Ronaldo umano: "Credo che piangerò, difficilmente trattengo le lacrime davanti alle emozioni. Sono una persona aperta, sensibile: non reprimo mai i miei sentimenti".

Cristiano Ronaldo "boccia" Messi: "Lui migliore di me? Non sono d'accordo"

Non c'è una data né un limite "ma tutto prima o poi deve finire" confida Cristiano Ronaldo a Piers Morgan in una lunga intervista-confessione dove si sofferma soprattutto a ciò che sarà dopo. Perché ciò che è stato fatto e sta facendo è sotto gli occhi di tutti e non è mai stato un segreto, rendendolo tra i calciatori più forti di tutti i tempi. Anche più del suo eterno rivale, Lionel Messi con cui ha condiviso gran parte della propria avventura agonistica in un incredibile testa a testa a suon di record e trofei: "Lui migliore dime? No, non credo. Non voglio fare il modesto nè l'umile: non sono d'accordo con chi lo dice".

Cristiano e Cristiano jr: "E' in una fase in cui si fanno cose stupide, le facevo anch'io"

Quando sarà, tutti scopriranno cosa accadrà, nel frattempo, Cr7 ha le idee già chiare su quel vuoto incolmabile: "Niente, credo può rimpiazzare il calcio. Niente è paragonabile all'adrenalina che proviamo quando segniamo un gol. Ma come dico sempre, tutto ha un inizio e una fine. Sarò pronto, ho coltivato altre passioni e interessi e poi avrò più tempo per me stesso. Avrò più tempo per la mia famiglia, per crescere i miei figli". Con un occhio particolare a Cristiano jr oramai sempre più sulle orme del padre. "È una specie di impulso inconscio" ammette, per il desiderio di seguirlo, anche dopo l'esordio vincente con il Portogallo U16. "Voglio seguirlo da vicino perché è in un momento della vita in cui si fanno cose stupide. È normale… perché facevo lo stesso anch'io. Voglio essere più orientato alla famiglia, più presente"

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