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Così Koeman ha trasformato il Barcellona in una squadra che non perde più

Messi e compagni non perdono dal 5 dicembre, da allora hanno totalizzato 16 vittorie e tre pareggi. Dopo la vittoria di ieri contro il Valladolid, il Barcellona si ritrova a meno uno dall’Atletico Madrid capolista. Il Clasico di sabato chiarirà se potranno lottare fino alla fine per la conquista della Liga.
A cura di Valerio Albertini
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5 dicembre 2020: il Barcellona perde a Cadice e resta a 14 punti. Il Real Madrid è primo con 27, l'Atletico insegue a una lunghezza di distanza. La Liga, per gli uomini di Koeman, sembra già compromessa. L'allenatore olandese è a rischio esonero e per la società blaugrana, alle prese con un cambio di presidenza e la gestione del futuro di Messi, pare essere un'altra stagione al di sotto delle aspettative.

Sembra passata una vita da quel 5 dicembre, eppure sono trascorsi appena quattro mesi. Da quel giorno, il Barcellona di Ronald Koeman non ha più perso una partita. Dopo la vittoria di ieri per 1-0 ai danni del Valladolid, Messi e compagni hanno totalizzato 16 vittorie e tre pareggi su 19 partite giocate e, complice la sconfitta dell'Atletico Madrid contro il Siviglia, si ritrovano a meno uno dalla vetta.

La metamorfosi blaugrana

Ma come ha fatto un allenatore dato per spacciato a risollevare una squadra apparsa spenta e a fine ciclo nella prima parte di stagione? Le ragioni della metamorfosi blaugrana sono molteplici. La prima non può che essere la rinnovata centralità di Lionel Messi, che a quasi 34 anni è ancora il capocannoniere della Liga con 23 gol. Attorno a lui, però, Koeman è stato bravo a recuperare due francesi costati centinaia di milioni, che in Catalogna non avevano ancora visto esprimersi ad alti livelli: Griezmann e Dembélé sono stabilmente titolari a prescindere dal sistema di gioco e stanno supportando Messi nella risalita in campionato. L'ex selezionatore dell'Olanda è riuscito a raggiungere l'equilibrio difensivo (solo 13 gol subiti nelle ultime 19 partite, a fronte di 48 reti segnate) alternando la difesa a 3 e quella a 4, mettendo le mani della squadra in mano al connazionale Frenkie de Jong. L'ex centrocampista dell'Ajax è stato impiegato sia nel suo ruolo naturale, davanti alla difesa al fianco di Busquets, sia in una posizione un po' proprio alla Koeman, da centrale di difesa dedito all'impostazione del gioco in una difesa a 3. Da menzionare, infine, la crescita di due giovani talentuosissimi come Dest e Mingueza, che si stanno ritagliando uno spazio sempre maggiore all'interno della squadra culé.

Real Madrid-Barcellona, sabato alle 21

Dopo aver perso gli scontri diretti contro Real Madrid e Atletico nel girone d'andata, Koeman sa di giocarsi diverse chance di arrivare al titolo nel Clasico contro gli uomini di Zidane, in programma il prossimo sabato. Vincere al Bernabeu significherebbe staccare le Merengues e mettere ancora più pressione alla squadra del Cholo Simeone, impegnata sul campo ostico del Betis Siviglia.

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