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Come sta andando Ancelotti sulla panchina del Brasile: c’è un aspetto che preoccupa i tifosi

Il pareggio per 1-1 contro la Tunisia chiude il 2025 del Brasile dove non sono mancate le polemiche, neanche dopo l’arrivo di Ancelotti: non ha fatto meglio del suo predecessore.
A cura di Ada Cotugno
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Cala il sipario sull'anno del Brasile che si ritroverà di nuovo a un passo dai Mondiali. Carlo Ancelotti chiude il 2025 con il pareggio in amichevole contro la Tunisia, nella partita giocata a Lilla e che non è stata uno spettacolo per gli occhi dei tifosi. Era solo un test per provare la squadra, ma per qualcuno i segnali che ha lasciato non sono positivi: il nuovo allenatore ha vinto soltanto la metà delle partite giocate da quando è in carica, un dato che preoccupa i tifosi che sperano di poter vivere un anno diverso e di poter dire la loro in Nord America piazzandosi tra le nazionali favorite per la vittoria finale.

L'ultimo passo falso del Brasile

Quest'anno sono arrivati dei risultati che hanno spaccato in due la tifoseria: è il caso della rimonta subita dal Giappone nell'amichevole giocata nell'ultimo turno, ma anche il pareggio per 1-1 contro la Tunisia che ha evidenziato alcune lacune all'interno del gruppo. Si sarebbe trasformata in una vittoria se solo Paquetà avesse segnato il rigore nel secondo tempo, ma l'errore ha condannato il Brasile a un altro pareggio che gli impedisce di trovare continuità. Da quando Ancelotti è diventato commissario tecnico non ha vissuto un percorso netto e l'equilibrio è il fattore che manca a questa squadra. Il gioco c'è e a tratti funziona, ma non si concretizza in attacco dove mancano idee e soprattutto gol.

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Nel girone di qualificazione ai Mondiali ha ottenuto due vittorie importanti contro Paraguay e Cile, ma poi ci sono state alcune scosse di assestamento che hanno rovinato il percorso: nel 2025 l'allenatore italiano è stato in panchina per 8 partite ma ne ha vinte solo la metà, dati equiparabili a quelli del suo predecessore Dorival Jr che non godeva della stima dei tifosi. Ad aprire la discussione sono i pareggi contro Ecuador e Tunisia, ma soprattutto le sconfitte contro Giappone e Bolivia che sono state del tutto inaspettate. Alcuni puntano il dito contro la scarsa qualità della squadra che verrà messa alla prova nel 2026, l'anno dei Mondiali in cui tutto deve essere perfetto.

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