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Mondiale per club 2025

Chivu è soddisfatto per la prima vittoria alla guida dell’Inter: “Loro difendevano e basta”

Cristian Chivu è soddisfatto per la prima vittoria alla guida dell’Inter e elogia l’Urawa Red Diamonds: “Sono orgoglioso perché non era facile”.
A cura di Vito Lamorte
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Cristian Chivu ha vinto la sua prima partita da allenatore dell‘Inter grazie alla rimonta nel finale contro l'Urawa Reds Diamonds al Mondiale per Club. I nerazzurri erano sotto fino a pochi minuti dalla fine ma una prodezza di Lautaro Martinez e una rete di Valentin Carboni hanno evitato una figuraccia che sarebbe stata storica, oltre che dolorosissima.

L'allenatore nerazzurro ha commentato così a DAZN la sfida vinta in rimonta stasera contro il club giapponese: "Gli avversari hanno fatto una buona gara, una partita seria. Per quanto riguarda noi abbiamo provato in tutti i modi a fare gol e a creare scompiglio in una squadra organizzata che ha difeso molto alto. Nel secondo tempo con l’ingresso di Pio abbiamo provato a sfruttare meglio i cross. Ci abbiamo creduto fino in fondo e ce l’abbiamo fatta, sono orgoglioso perché contro una squadra solida come gli Urawa non era facile".

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Dopo il pareggio contro il Monterrey all'esordio, i nerazzurri sono riuscita trovare 3 punti fondamentali per presentarsi alla partita decisiva contro il River Plate nel miglior modo possibile: una vittoria proietterebbe l'Inter al primo posto del gruppo E ma potrebbe bastare anche un pareggio (dipende dal risultato finale di River-Monterrey).

Chivu: "Orgoglioso dei miei. Felice per Carboni"

A decidere il match è stato Valentin Carboni, che Chivu ha già allenato nelle giovanili nerazzurre e oggi rientrava dopo l'infortunio al crociato: Potrei nominare anche Pio, Sucic, Luis Henrique. Carboni era alla prima partita dopo la rottura del crociato, non giocava da otto mesi. Ha lavorato tanto per recuperare, vederlo felice a me fa piacere”.

A chi gli chiede se tatticamente ha visto qualcosa che ha funzionato meglio, l'allenatore nerazzurro ha risposto così:
“Parlare di moduli e sistemi contro una squadra che difendeva nell’area di rigore è difficile, mi è piaciuto l’attacco breve alla profondità quando avevamo due sotto punta. Avrei lasciato così sullo 0-0, ma sotto 1-0 ho inserito Pio Esposito per riempire meglio l’area e sfruttare i cross”.

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