27 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Chi è Rafaela Pimenta, agente erede del regno di Mino Raiola: la donna più potente nel calcio

Rafaela Pimenta è la procuratrice sportiva diventata la donna più potente del mondo del calcio. Ha ereditato l’impero di giocatori rappresentati da Mino Raiola dopo la sua morte nell’aprile 2022. I due si conobbero nei primi anni 2000 dando vita alla più grande agenzia di procura al mondo.
A cura di Fabrizio Rinelli
27 CONDIVISIONI
Immagine

Per qualcuno è la "Signora del mercato", per altri è semplicemente Rafaela Pimenta. L'avvocatessa brasiliana ha ereditato la scuderia di giocatori di Mino Raiola, noto agente sportivo tra i più importanti al mondo, morto ad aprile del 2022. Si tratta dell’unica persona con cui il procuratore ha voluto condividere le quote di One, la sua società con sede a Montecarlo che gestisce calciatori di tutto il mondo. È nelle sue mani il compito di continuare il lavoro di Raiola. I due si conobbero nei primi anni 2000. In quel periodo la Pimenta era un brillante legale con la passione per il calcio che lei stessa praticava come sport. Aveva aiutato Rivaldo e Cesar Sampaio a fondare il Guaratinguetà, piccola società di calcio dello Stato di San Paolo, dove è nata anche lei. Conobbe Raiola a un evento correlato al progetto entrando poi 18 anni fa nella One.

La società, dopo il decesso del vulcanico agente sportivo, è ora in mano sua. Nella sede di Montecarlo lavorano in 4-5 persone. Gente di stretta fiducia che si occupa principalmente di rapporti con la stampa e assistenza ai calciatori lasciando nelle mani di una fitta rete di collaboratori il compito di osservare da vicino in ogni Paese gli interessi dei giocatori assistiti dall'agenzia. Tra queste persone c'era anche Vincenzo Raiola, cugino di Mino, che si occupava principalmente di giocatori italiani. I due di recente però si sono divisi la vecchia società che si è dunque spacchettata. Diversi giocatori hanno dovuto scegliere se far parte del gruppo Pimenta o del Team Raiola (nome reale dell'agenzia ndr). Una divisione assolutamente pacifica tra le parti.

L'incontro con Mino Raiola e la carriera da procuratrice

Rafaela Pimenta non avrebbe mai pensato che all'inizio della sua carriera da legale il suo futuro sarebbe stato il mondo del calcio. La donna conobbe Raiola in Brasile all’inizio degli anni duemila nel periodi in cui si era da poco laureata in giurisprudenza. Da giovanissima era stata presa a lavorare nella squadra dell’antitrust costruita dal Presidente Fernando Henrique Cardoso: numero uno del paese tra metà anni '90 e inizio 2000.

Rafaela Pimenta parla sei lingue e questo ha facilitato l'inserimento nell'universo ambizioso di Raiola. Le sue conoscenze in ambito giuridico hanno poi convinto l'agente a proporle di entrare all'interno del suo mondo. "Un giorno si presentò lì con un ragazzo – raccontò la Pimenta in un'intervista a Sky Sport rivelando i dettagli del loro primo incontro – ‘Questo qua è un giocatore di San Paolo e deve andare in Italia. Come devo fare? Trovami una maniera'. Parlava sul serio, perché all'epoca era tutto molto nuovo in Brasile. Da quel momento in poi abbiamo iniziato a lavorare sul serio, a fare cose più strutturate, più organizzate"

Rafaela Pimenta al fianco di Mino Raiola qualche anno prima della sua morte.
Rafaela Pimenta al fianco di Mino Raiola qualche anno prima della sua morte.

Da quel momento inizierà un'avventura lavorativa ventennale da parte di Rafaela Pimenta con Mino Raiola diventando la sua più fidata collaboratrice.Braccio destro non solo dal punto di vista legale, ma anche decisionale. Una figura fondamentale per Raiola che si fidava ciecamente di lei. Per anni si è mossa con destrezza dietro le quinte osservando le mosse di colui il quale gli stava letteralmente insegnando quel lavoro. In pochi anni al fianco di Raiola hanno costruito un impero che ha caratterizzato per anni il mondo del calciomercato mondiale.

Ogni calciatore si affidava alla One. Ognuno con l'ambizione e la consapevolezza di poter raggiungere il massimo con il loro aiuto. Nel corso del loro cammino verso la vetta del calcio, la Pimenta è stata anche rappresentante come investitore nell'Associação Maga Esporte Clube. Una squadra di calcio con sede a Pomerode, città dell'interno di Santa Catarina con circa 32mila abitanti. Questa società veniva sfruttata da Raiola come satellite per registrare giocatori, con passaporti europei. La presidente del Maga Esporte Club era proprio la sorella di Rafaela Pimenta, Sonia.

Pimenta al fianco di Paul Pogba nel 2022, uno dei gioielli della scuderia Raiola.
Pimenta al fianco di Paul Pogba nel 2022, uno dei gioielli della scuderia Raiola.

L'eredità di Mino Raiola e i giocatori rimasti con lei

Dopo la morte di Mino Raiola, Rafeala Pimenta si è dunque trovata tra le mani un importante e nutrito gruppo di giocatori che hanno deciso di seguire lei nonostante la scissione con Vincenzo Raiola. Alla One sono infatti rimasti Haaland, Pogba, Verratti ma anche De Ligt, Dumfries, Mkhitaryan e diversi giocatori sparsi nel mondo come Gravenberch, Mazraoui, Xavi Simmons e Benitez (PSV), con Malen (Borussia Dortmund), Justin Kluivert (Valencia), Brobbey (Ajax) e Dolberg (Nizza). La prima grande sfida di Rafaela Pimenta dopo aver preso in mano la scuderia di Raiola è stata senza ombra di dubbio la trattativa per riportare Paul Pogba alla Juventus ma soprattutto Erling Haaland al Manchester City.

Con Raiola ricoverato in ospedale, si è occupata lei stessa delle trattative in corso, tra cui quella che ha poi portato l'attaccante norvegese alla corte di Pep Guardiola al City. Pimenta ha dimostrato subito il suo valore, anche sobbarcandosi da sola tutta la gestione dei giocatori da essa rappresentati. È andata avanti per la sua strada forte degli insegnamenti che gli ha impartito Raiola prima della sua morte: "Mi ha detto una cosa importante: ‘Devi essere libero di fare quello che vuoi. Questa partnership non dovrebbe essere un obbligo per te. Non devi portare questo peso se non vuoi – ha spiegato nel corso di un'intervista – Dovresti fare ciò che ti rende felice e penso che sia stato un atto di generosità da parte sua".

27 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views