Chi è Marco Rufolo, il nuovo nutrizionista del Napoli è un ritorno: con frutta e pizza vinse il 3° scudetto

Il Napoli ha un nuovo nutrizionista, è Marco Rufolo. In realtà, è una vecchia conoscenza perché faceva parte dello staff che ha contribuito alla vittoria del terzo scudetto con Luciano Spalletti in panchina. Si tratta di un ritorno dopo che di recente il suo nome è stato accostato alla Salernitana (retrocessa dalla A alla C in due campionati) e dal 2024 la Figc lo ha chiamato nell'Area performance del Club Italia. Il professionista, 53enne, ex arbitro, ha una formazione ampia nel campo dell'alimentazione e arriva al posto di Tiberio Ancora, l'uomo che Antonio Conte aveva voluto con sé al primo anno di incarico e poi andato via, annunciando sui social "mi vedo costretto a non rinnovare il contratto presentatomi".
Rufolo nel Napoli di Spalletti e del 3° scudetto
Il club partenopeo ha comunicato con una nota l'identità del neo incaricato, colmando così la casella che era stata lasciata libera dal precedente collaboratore. "La SSCN comunica che dalla data odierna il dottor Marco Rufolo ricopre la funzione di nutrizionista della società. Al dott. Rufolo un augurio di buon lavoro". Rufolo ricomincia da quattro (come il numero degli scudetti) la sua avventura iniziata nel 2021 con quel "a volte i sogni si avverano" (frase condivisa sui social) e interrottasi alla fine dell'estate scorsa. Sul sul profilo campeggia ancora la foto della Curva che propone una coreografia tricolore e il numero 3. Perché la vita, a volte, fa giri strani.
I segreti del nuovo professionista dell'alimentazione
Monitoraggio del peso, composizione corporea e necessità alimentari/proteiche dei singoli calciatori scandiscono il lavoro strettamente personalizzato, così da coniugare esigenze di salute e di prestazioni sempre migliori. Rufolo riannoda i fili, nella valigia di ‘scienziato dell'alimentazione' porta tutti i segreti che fanno parte del suo know how. Alcuni sono noti e, sia pure con narrazione di tipo giornalistico, sono stati semplificati perché fossero di immediata comprensione quali sono alcuni aspetti del suo modus operandi.
"Il mio compito è curare alimentazione e integrazione, ma anche prevenire la disidratazione, uno dei principali nemici dell'atleta. Molte volte, pur avendo perso molti liquidi, non c'è stimolo della sete. Per questo occorre assumere subito acqua e sali minerali come forma di compensazione immediata – disse in un'intervista post 3° scudetto -. E una buona opzione al riguardo sono gli estratti di frutta".
Nel giusto mix di carboidrati, proteine e grassi che caratterizzano una dieta di tipo mediterraneo (con le eccezioni vincolate a opportunità di alimentazione di tipo anche religioso) c'è anche la pizza. Non è questione di cliché napoletano né un tabù per i calciatori. "Una volta alla settimana si può concedere, a patto che i prodotti usati per prepararla e la lievitazione siano di prima qualità".