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Calisto Tanzi è morto a 83 anni: la Parmalat, il grande Parma e poi il crac tra finanza e sport

È morto a 83 l’ex residente del Parma, Calisto Tanzi. È nel calcio che scriverà una delle pagine più belle della sua esperienza manageriale. Dieci anni dopo il crac e la fine di un grande sogno.
A cura di Maurizio De Santis
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Calisto Tanzi è morto a 83 anni, è stato l'ex presidente del grande Parma
Calisto Tanzi è morto a 83 anni, è stato l'ex presidente del grande Parma

La Parmalat, il grande Parma e poi il crac che segnò la fine di tutto. Calisto Tanzi è morto all'età di 83 anni portando con sé i tonfi e i trionfi di una vita tra finanza e mondo dello sport, quello del calcio in particolare gli regalerà un periodo di grandi soddisfazioni negli Anni Novanta. La storia dell'ex imprenditore era iniziata con una visione: fare della sua azienda un marchio internazionale tra i più conosciuti al mondo. Quella favola costruita nel corso del tempo ebbe un epilogo da dimenticare nelle aule dei tribunali per la brutta vicenda del 2003 e per i processi che ne scaturirono.

Tanzi dal mondo dell'impresa allo Sport

Promozione commerciale del brand e campagne pubblicitarie ne scandirono l'avvicinamento, poco alla volta, allo sport con la sponsorizzazione di campioni dello sci come Gustav Thöni e Ingemar Stenmark oppure dei motori (Niki Lauda e Nelson Piquet e il Team Brabham in Firmula 1). Una crescita che andava di pari passo, fino toccare l'acme del successo e degli introiti con l'azienda che fece il grande salto investendo nella disciplina più amata e diffusa nel Paese.

Il trofeo. Il Parma conquistò la Coppa Uefa battendo in finale la Juventus nel 1995
Il trofeo. Il Parma conquistò la Coppa Uefa battendo in finale la Juventus nel 1995

La grande stagione e i trionfi del Parma

È nel calcio, con l'acquisto del Parma, che Calisto Tanzi scriverà una delle pagine più belle della sua esperienza manageriale trasformando quel "piccolo" club della provincia emiliana, neopromosso in Serie A, in una delle realtà floride e vincenti del pallone tricolore. La conquista della Coppa delle Coppe nella notte storica di Wembley (1993) è una pietra miliare a cui si aggiungono nella bacheca dei trofei altrettanti successi incredibili, di grande valore come le due Coppe Uefa, una Supercoppa Europea, tre Coppe Italia e una Supercoppa italiana.

Couto, Asprilla e Crippa tra i protagonisti del Parma nella finale di Coppa Uefa contro la Juventus
Couto, Asprilla e Crippa tra i protagonisti del Parma nella finale di Coppa Uefa contro la Juventus

Il lato oscuro della forza: dai successi al crac dell'azienda

Nessuno immaginava che quell'impero aveva un lato oscuro della forza da cui sarebbe stato risucchiato, travolto fino a implodere. Dieci anni dopo, al termine del periodo d'oro, saranno le indagini della magistratura e le difficoltà finanziarie, i registri contabili e la pista di carta caratterizzata dal crac a portare in carcere sia il presidente (poi trasferito ai domiciliari per gravi problemi di salute) sia alcuni dei più importanti dirigenti dell'azienda. Un ciclone e che sconvolse non solo Parma ma l'intero mondo dell'imprenditoria nazionale. Un ciclone che segnò la fine anche della società e della squadra che avevano fatto innamorare il Paese, sfidando i potenti del calcio italiano, facendosi largo al di là dei confini patrii, vincendo.

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