Boban durissimo: “Mi dispiace per il calcio, quello che sta facendo la FIFA è vergognoso”

Zvonimir Boban non è uno che va troppo per il sottile. Anche a rischio di risultare scomodo, l'ex calciatore, opinionista e attuale presidente della Dinamo dice sempre quello che pensa. Un esempio, qualora ce ne fosse bisogno, arriva dal suo ultimo intervento, in cui ha speso parole forti sulla gestione attuale di quella FIFA che pochi anni fa ha deciso di abbandonare, dando le dimissioni da dirigente di altissimo profilo.
Boban e la rinuncia alla FIFA
"Dicono che Gesù fosse un brav'uomo. Migliore di chiunque di noi, questo è chiaro, no? Loro lo hanno crocifisso, quindi chi siamo noi per non essere crocifissi nella nostra vita quotidiana?". Bastano queste parole per fotografare il personaggio Boban. “Zorro” decise di lasciare il massimo organo calcistico mondiale dopo la decisione di sostenere la rielezione di Ceferin come presidente UEFA. Secondo Boban, questa mossa violava lo spirito delle regole sulla limitazione dei mandati, che lui stesso aveva contribuito a difendere negli anni.
Le critiche feroci a Infantino e alla FIFA
Tornando su quella scelta, Boban ha dichiarato: "Ma non mi pento di nulla, per niente. Ho riflettuto per due mesi prima di farlo. Non ho reagito come un bambino, come un bambino viziato. Ho riflettuto a lungo. Mi sono preso il mio tempo e ho lasciato tempo anche agli altri di riflettere. Ognuno dovrà convivere con le proprie decisioni e le proprie conseguenze: io e anche gli altri. L'integrità e la trasparenza del calcio sono ormai completamente diverse".

Di certo non ha avuto rimpianti l'ex centrocampista del Milan rivedendo le immagini di Infantino che consegna il premio della pace a Donald Trump in occasione del sorteggio dei Mondiali 2026: "Irrispettoso e irresponsabile", dice riferendosi alle azioni del suo ex capo. "Non potevo stare a guardare. Mi ha sorpreso che abbia iniziato a pensare in questo modo, troppo politico, ossessionato dai politici e da tutte quelle storie. All'inizio non era così. Tutto ruotava intorno al calcio e ai calciatori. Dovevamo riportare la FIFA in quella direzione e lo stavamo facendo. Poi le cose hanno iniziato ad andare diversamente. Gianni è sempre stato responsabile e molto responsabile, ma ora non è consapevole di quello che sta facendo a sé stesso e alla FIFA. Pensa di fare il meglio, ma fa esattamente l'opposto. Non dovrebbe essere un'organizzazione politica, ma ora lo state facendo, è vergognoso".
Con obiettività Boban riconosce il lavoro di Infantino, anche se il danno ormai sembra fatto: "Niente di tutto questo può negare tutto il bene che ha fatto, e non perché io fossi lì. Ma d'altra parte dimostra che la strada è perduta. Almeno è così che è stato presentato tutto con questa ridicola opera. E mi dispiace per questo. Mi dispiace per la FIFA, mi dispiace per lui, mi dispiace per il calcio".