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Bergomi squalificato per 20 giorni dopo una partita di calcio giovanile: “Ho sbagliato”

Beppe Bergomi allenatore di una squadra giovanile è stato squalificato per 20 giorni per aver spintonato un dirigente avversario.
A cura di Marco Beltrami
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Beppe Bergomi deve fare i conti con una squalifica di poco meno di un mese. L'ex difensore campione del mondo classe 1963 è stato punito dal giudice sportivo regionale della Lombardia, per un episodio avvenuto in occasione di una partita dilettantistica giovanile che lo vedeva protagonista nelle vesti di tecnico.

Lo "zio" che da tempo è uno dei volti noti di Sky, dove lavora come opinionista, è l'allenatore di una squadra under, ovvero l'Accademia Internazionale. E proprio in occasione di una partita del 3 marzo, Bergomi è stato punito per aver "spinto" un dirigente avversario. Nel comunicato ufficiale del giudice sportivo si legge che Bergomi "ammonito durante la gara, al termine della stessa veniva inibito per aver spintonato un dirigente avversario".

Il comunicato del giudice sportivo
Il comunicato del giudice sportivo

L'ex difensore dell'Inter dovrà stare fermo per circa 20 giorni e dunque fino al 20 marzo per i fatti accaduto nella sfida contro l'Alcione, persa 2-0. Nonostante l'amicizia tra i due club, secondo quanto riportato da Repubblica che ha fatto riferimento alle cronache dei presenti, le cose hanno preso una piega particolare. L'arbitra ha inizialmente ammonito Bergomi, che poi però avrebbe mostrato un po' di nervosismo con un dirigente avversario. Non si sa bene cosa abbia fatto scattare Bergomi.

Il vincitore del Mondiale 1982 avrebbe commentato l'episodio solo ai microfoni de Il Giorno, dopo che a Repubblica ha smentito le spinte, rivelando: "Voglio scusarmi per quel che è successo, e lo faccio verso tutti coloro i quali mi conoscono, i miei ragazzi, il ragazzo con cui ho avuto una discussione. Ho sbagliato e non mi tiro indietro dalle mie responsabilità anche perché in tanti anni che alleno è la seconda espulsione, la prima in campionati dilettantistici giovanili. Nella precedente occasione si trattava di una finale Beretti con l’Inter”.

E poi ancora: "Ci confrontiamo con lo psicologo dello sport parlando di valori, e anche per questo devo dare l’esempio. Ho più di 60 anni, mi scuso con il ragazzo dell’Alcione e avrei dovuto stare al mio posto. Ma siamo tutti esseri umani".

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