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Bellingham alla Juventus è sfumato per volere della famiglia: delusi da quello che volevano fare

Belingham è stato a un passo dal vestire la maglia della Juventus: i bianconeri gli avevano aperto le porte dell’Under 23, ma l’inglese voleva già competere in prima squadra.
A cura di Ada Cotugno
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La storia di Jude Bellingham sarebbe potuta essere completamente diversa. Questione di scelte, di decisioni prese davanti al bivio (fino a questo momento) più importante della sua intera carriera. Cosa sarebbe successo se nel 2020 il giovane inglese avesse accettato la corte della Juventus? Un quesito impossibile da risolvere ma che solleva oggi numerose discussioni.

Il centrocampista nasce, cresce e si impone calcisticamente a Birmingham, la squadra della sua città. Le sue potenzialità sono incredibili e il club capisce presto che quello non è il posto adatto a lui: a 17 anni è già tempo di lasciare il nido e le possibilità davanti a lui sono infinite. Nonostante fosse ancora minorenne diverse squadre in tutta l'Europa lo avevano già adocchiato, compresa la Juventus che avrebbe potuto assicurarsi un autentico gioiello.

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E così nel 2020 Bellingham fa tappa a Torino accompagnato dalla famiglia per discutere con i bianconeri del suo futuro e pensare seriamente al trasferimento in Italia. La Vecchia Signora si sarebbe così ritrovata in casa un talento generazionale, un diamante prezioso al quale affidare le chiavi del centrocampo per i prossimi anni. La storia – ricordata dalla Gazzetta dello Sport – passò quasi in sordina all'epoca, dato che alla fine il giocatore scelse di accettare la proposta del Borussia Dortmund mettendo da parte la Juve.

La famiglia Bellingham non era convinta dalla proposta fatta dalla società. Nei piani originari infatti i bianconeri avrebbero accolto il giocatore nella squadra Under 23, promettendogli poi di valutarlo per un eventuale inserimento in prima squadra. La tabella di marcia non è stata gradita dai genitori del giocatore: nonostante la giovanissima età la sua intenzione era quella di competere subito tra i grandi, come già aveva fatto nella precedente stagione al Birmingham dove aveva strappato il record come esordiente più giovane.

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Sono bastate poche settimane di riflessione e l'offerta più allettante del Borussia Dortmund per indirizzare la carriera dell'inglese. In Germania hanno investito su di lui 30 milioni di euro, una cifra enorme per un adolescente, ma gli sforzi sono stati pienamente ripagati: Bellingham è stato aggregato subito alla prima squadra e ha impiegato pochissimo tempo prima di lasciare il segno. D'altronde la scelta della sua famiglia è ricaduta su di una società che sa valorizzare al massimo i giovani, dando a tutti il giusto spazio per potersi esprimere.

Non stupisce quindi che il Real Madrid lo abbia strappato al Dortmund per oltre 100 milioni di euro e neanche che il suo impatto sulla squadra di Carlo Ancelotti sia stato praticamente istantaneo. L'Under 23 della Juventus gli stava stretta già a 17 anni e, vedendo la piega che ha preso poi la sua carriera, la decisione presa con il supporto della sua famiglia è stata la migliore possibile.

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