Aubameyang rivela la peggior squadra per cui ha giocato: “È stato un errore enorme andare lì”

Pierre-Emerick Aubameyang ha parlato apertamente del periodo più brutto della sua carriera, raccontando senza filtri della squadra peggiore in cui ha giocato. Il gabonese ha vestito alcune delle maglie più importanti di tutta l'Europa ma non sempre ha trovato fortuna: nei sei mesi con il Barcellona è stato incostante e subito dopo per lui si è aperta una voragine con il Chelsea nella sua seconda avventura in Premier League dove aveva già vestito con successo la maglia dell'Arsenal per quattro anni, in un rapporto finito nel peggiore dei modi.
Il ritorno è stato abbastanza traumatico, è durato appena un anno ed è stato dettato soprattutto dalle esigenze della sua famiglia che non poteva più stare in Spagna dopo il furto terrificante che ha subito quando giocava al Barcellona nel 2022: era stato picchiato con violenza dai rapinatori davanti ai suoi figli piccoli e la vicenda ha avuto un impatto tremendo anche sui suoi cari che hanno scelto con lui di cambiare Paese. Ora è al Marsiglia dove sembra aver trovato nuova stabilità, anche se il passato è duro da dimenticare.
L'errore più grande di Aubameyang
Non sempre inseguire la ricchezza porta nel posto giusto e l'attaccante ne è la dimostrazione palese. Aubameyang è intervenuto al podcast Troopz per raccontare la sua vita e la sua carriera e si è soffermato chiaramente sul suo periodo peggiore, quello trascorso con la maglia del Chelsea. È l'unico errore che si rimprovera perché definisce i Blues la squadra peggiore in cui abbia mai giocato: "È stato un grave errore andarci. È stato un errore enorme. In quel periodo stavo attraversando un brutto momento a Barcellona: sono stato vittima di un furto nella mia casa e il Barça doveva vendere un giocatore e l'unica opzione possibile era il Chelsea. Pensavo che forse sarebbe potuta andare bene, Olivier Giroud era passato dall'Arsenal al Chelsea senza problemi, ma per me era diverso".
Aubameyang era già stato in Premier League dove ha quattro anni con l'Arsenal da assoluto protagonista nell'attacco formato con l'amico Lacazatte. Ma a Londra non ha più trovato la stessa fortuna e si è ritrovato in un contesto completamente diverso. È arrivato al Chelsea nel 2022 ed è andato via meno di un anno dopo: era la squadra reduce dalla vittoria della Champions League con Tuchel, trasformata subito in un cantiere aperto dall'arrivo di Todd Boehly che aveva rilevato la società da Abramovich. In mezzo ci sono state le faraoniche e inconcludenti campagne acquisti, la cacciata dell'allenatore tedesco e l'arrivo di Potter che non ha portato i risultati sperati, tutti ingredienti che hanno ingigantito l'incubo dell'attccante.