Atletico, Burgos storico vice di Simeone, lascia commuovendosi: “E’ un arrivederci non un addio”

Lascia l'Atletico Madrid dopo una vita trascorsa tra i Colchoneros, a tutelare le spalle dell'amico di sempre, il ‘Cholo' Simeone. Ma adesso Germán Adrián Ramón ‘Mono' Burgos ha deciso di diventare grande e lasciare la famiglia dell'Atletico per cimentarsi in una nuova avventura: da secondo a primo allenatore, lontano da Madrid e lontano dall'Atletico. Una scelta meditata e che ha scatenato l'immancabile immediata nostalgia ad un personaggio che è stato parte dei successi degli ultimi anni del club biancorosso. Con l'addio di Burgos, infatti si chiude una delle collaborazioni più iconiche del calcio internazionale e non è un caso selo stesso Atletico lo ha annunciato con un emotivo video che ricorda le sue gesta e la sua figura.
La ragione della scelta è che il tecnico argentino si sente pronto per lavorare da solo, e l’addio si consumerà una volta conclusa quest’edizione della Champions League: “Credo che con più di dieci anni di esperienza sono in grado di determinare i destini di una squadra. È un arrivederci, non un addio, il destino ci dirà se torneremo a vederci un giorno. Abbiamo fatto una riunione con tutto la staff e ho manifestato la mia volontà, l’inquietudine che avevo dentro di voler provarci. E tutti mi hanno detto che è normale, che fa parte della carriera di un secondo allenatore volersi mettere alla prova come numero uno”.
il ‘Mono' Burgos lascerà l'Atletico da protagonista avendo condiviso tutti i momenti principali della leggendaria epopea Cholista, seguendo Simeone in tutto e per tutto, conquistando una Liga, due Europa League, due Supercoppe europee e una spagnola, oltre ad aver disputato due finali di Champions League contro il Real Madrid, già entrate nella storia del club. Sul suo futuro, Burgos non ha rilasciato alcuna certezza anche se si parla di due opzioni: il River Plate, dove potrebbe andare via Gallardo, e l’Union di Santa Fe. "Simeone è un amico, ci conosciamo da una vita e oramai ci capiamo con i gesti e senza. Basta uno sguardo, un'occhiata, una capocciata" ha continuato Burgos nel video di addio "Anche da cinquanta metri di distanza capisco quello che vuole dirmi e ho cenato più volte con il Cholo che con la mia famiglia. Otto anni in nazionale, più quelli all’Atletico da giocatori e gli altri otto sulla panchina"