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Arrigo Sacchi, casa devastata dal violento nubifragio: “Sono fortunato a essere ancora vivo”

L’ex ct della Nazionale fa la stima dei danni provocati dal violento maltempo che s’è abbattuto nella zona di Milano Marittima. “Vedere i pini così sradicati dal terreno è qualcosa di inquietante”.
A cura di Maurizio De Santis
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La furia del maltempo che ha squassato la costa romagnola è stata "un vero disastro, non ricordo di aver mai visto una cosa del genere. Penso di essere fortunato se sono ancora vivo". Le parole di Arrigo Sacchi spiegano bene lo sgomento e la paura a corredo della conta dei danni (ingenti) provocati dal nubifragio. L'ex tecnico verifica cosa ha combinato la tempesta alla sua abitazione di Milano Marittima (frazione del Comune di Cervia) che si trova nei pressi della pineta. È in strada, si guarda intorno, dialoga con gli altri cittadini, scatta qualche foto e resta meravigliato nel vedere quelle conifere strappate dal suolo e schiantate sul terreno. "Vedere i pini così sradicati dal terreno è qualcosa di inquietante", ha aggiunto l'ex commissario tecnico della Nazionale italiana.

La violenza delle precipitazioni altrove ha fatto anche peggio: il fragore dei pini sradicati e crollati ha fatto il paio con quello prodotto dalle auto in sosta e dalle case sui quali sono franati. L'inferno di pioggia e vento s'è scatenato nella notte scorsa, tra le 4 e le 4:40: una mezz'ora abbondante di devastazioni che ha letteralmente deturpato buona parte della zona residenziale.

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Il racconto del disastro al risveglio: "Evento traumatico senza precedenti"

La giornata è trascorsa tra le operazioni di messa in sicurezza da parte dei Vigili del Fuoco e l'eco dei mezzi usati per liberare le aree colpite dal tornado. Lo spettacolo che si presentava agli occhi delle persone era impressionante (alberi caduti e tronchi accatastati sull'asfalto sono stati spazzati via) così come una prima stima dei danni.

"Non mi sono accorto di cosa è accaduto nella notte – ha ammesso Sacchi a Il Resto del Carlino -. Stavo dormendo e non ho sentito niente. Quando mi sono svegliato e mi sono reso conto di quello che era successo qui, a Milano Marittima, la prima cosa che ho pensato è stata: sono davvero fortunato perché ancora vivo. È stato un evento traumatico senza precedenti".

Due anni fa l'alluvione in Emilia Romagna gli suscitò brutti ricordi

Due anni fa, in occasione dell'alluvione che mise in ginocchio l'Emilia Romagna, il commento di Sacchi fu eloquente: "La natura è sempre più forte di noi quando si arrabbia". Le immagini del territorio sommerso dall'acqua e degli allagamenti nei centri cittadini gli fece rivivere le stesse sensazioni provate da bambino, quando il fiume Senio esondò e trascinò con sé tutto. "Ricordo tutto come avvenuto poche ore fa: i sacchi di sabbia a formare un muro per fermare almeno un po' quel disastro e l'ordine di salire subito ai piani alti".

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