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Approvato il nuovo protocollo anti-Covid in Serie A: rinvio con il 35% di positivi in squadra

È stato approvato il nuovo protocollo anti-Covid dopo l’ok della Conferenza Stato-Regioni. Sarà previsto il rinvio di una partita solo con il 35% di positivi in squadra.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il nuovo protocollo anti-Covid è definitivo. Le nuove norme di regolamentazione per la gestione di positivi e quarantene all'interno delle squadre, riducendo la discrezionalità delle ASL, è stato attuato. Un passo importante per garantire agli sport di squadra, in questo caso il calcio e la Serie A, di poter proseguire regolarmente il proprio campionato. "È un punto di equilibrio ragionevole, a tutela sia del mondo sportivo che della salute pubblica – le parole su Twitter di Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie – Intesa in Conferenza Stato-Regioni sul protocollo con le nuove regole Covid per gli sport di squadra. Positivo il lavoro fatto per arrivare a questo risultato. Grazie a Vezzali, Speranza, Fedriga, a tutti i governatori, e al mondo dello sport. I campionati vanno avanti".

Cosa prevede il nuovo protocollo anti-Covid

La palla è passata nelle mani del Comitato Tecnico Scientifico che valuterà la bozza del documento. Diverse le novità che vanno anche a stravolgere, in parte, gli ultimi provvedimenti previsti per il rinvio delle gare a seconda del numero di positivi in squadra. La squadra infatti, secondo il nuovo provvedimento, sarà bloccato solo se il numero di positivi è superiore al 35% del gruppo squadra: su una rosa di 33 calciatori con 12 positivi la partita non verrà disputata. A questo punto, sotto questa soglia, le ASL non possono intervenire e bloccare le squadre professionistiche.

Sarà inoltre previsto l'isolamento per i positivi e test continui per 5 giorni per i contatti ritenuti ad alto rischio. Obbligo inoltre di indossare la mascherina FFP2 se non si effettua l'attività sportiva a prescindere dallo stato vaccinale di ognuno. "Si è giunti ad un documento che prevede una procedura uniforme per tutte le Asl e quindi garantisce il corretto e regolare svolgimento dei campionati". Cosi la sottosegretaria allo sport, Valentina Vezzali, dopo l'ok della Conferenza Stato-Regioni al protocollo anti-Covid.

Introduzione, dunque, di una sorta di quarantena soft che consentirebbe ai contatti stretti dei calciatori positivi di proseguire gli allenamenti e giocare le partite. L'unica differenza è che i non vaccinati non potranno prendere treni e aerei per spostarsi o risiedere in hotel nel rispetto delle ultime disposizioni del Governo. La nuova normativa rompe dunque un po' con il recente passato dato che solo una settimana fa, con l'ultimo protocollo Covid stilato dal Governo, per consentire il regolare svolgimento della partita, era stata introdotta la soglia minima di calciatori negativi pari a 13 di cui almeno un portiere. In più, per "gruppo squadra", ora si intende solo i calciatori che militano effettivamente in prima squadra come da lista ufficiale comunicata alla Lega di Serie A a inizio campionato.

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