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Agnelli chiama, Zhang ed Elliott rispondono: nasce l’asse Juve-Inter-Milan

Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli ha per la prima volta confermato l’unità di intenti con Milan e Inter in una progettualità condivisa per la crescita della Serie A: “Sono grato a Zhang e Elliott, insieme si può aumentare il valore del sistema calcio. Per la prima volta vedo unità di intenti, non solo di facciata”
A cura di Alessio Pediglieri
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Andrea Agnelli ha provato in questi giorni a gettare l'amo e ha trovato acque ricche per la propria pesca: per la prima volta dopo molti anni, la Juventus sta condividendo gli stessi interessi imprenditoriali di Inter e Milan, creando un ipotetico asse su cui costruire il futuro del calcio italiano. E se fino ad ieri il presidente del club bianconero si trovava isolato nell'affrontare determinati temi, adesso, grazie all'inserimento di imprenditori giovani e di mentalità internazionale come Zhang ed Elliott, le due società milanesi stanno rispondendo in modo positivo.

Non c'è solo il sogno Superlega, vecchio pallino di Agnelli sul fronte continentale, ma anche uno sviluppo nazionale per il nostro movimento calcistico dove da anni la Juventus fa da traino nella progettazione e negli investimenti a lungo termine. "Finalmente. sto riscontrando una condivisione di interessi sia con Inter che con il Milan" ha confermato oggi il numero uno juventino, a margine di una assemblea dei soci che ha scoperchiato il  pentolone dei debiti bianconeri.

Sono grato a Zhang ed Elliott e ai management che le due società esprimono: la strada per la crescita non può che avere maggior successo nei piani generali, con una strategia comune a disposizione di tutta la Serie A

Un segnale di unità che potrebbe fare il bene del calcio soprattutto da un punto di vista imprenditoriale e di investimenti. La ‘vecchia guardia', identificata nelle storiche famiglie di ‘governance', come Moratti e Berlusconi, legate ad un tipo di imprenditoria vecchio stampo, non c'è più e l'avvento di investitori stranieri ha permesso al calcio italiano di aprire un fronte internazionale che può fare solo bene al movimento: "Ci sono interessi comuni reali, non solo di facciata. Vedo i presupposti per creare progetti di valore per la nostra Serie A e se lavoriamo insieme è ovvio che potremmo riuscire in obiettivi che altrimenti falliremmo".

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