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Adani poteva essere campione d’Europa a Wembley: il rifiuto a Mancini spiegato in una lettera

Poteva esserci anche Lele Adani nel gruppo dell’Italia che nel 2021 ha festeggiato sul prato di Wembley la storica vittoria nei campionati Europei. L’offerta di Roberto Mancini era stata davvero molto allettante, ma l’ex opinionista di Sky Sport aveva deciso di rifiutare: “Lo ringrazio per avermi ritenuto all’altezza”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Lele Adani oggi è un apprezzato opinionista televisivo, negli ultimi anni si è costruito un personaggio con le apparizioni sui social e alla Bobo TV, ma la sua parabola avrebbe potuto essere molto diversa, da attore protagonista nel calcio anche dopo aver appeso le scarpette al chiodo, fino ad arrivare a far parte della trionfale spedizione dell'Italia di Mancini agli Europei del 2021. Nel 2014 l'ex difensore emiliano lavorava a Sky Sport, un ruolo per lui così appagante al punto da fargli rifiutare un'offerta che avrebbe probabilmente accettato chiunque altro.

Una sliding door che avrebbe potuto vedere l'ex calciatore di Brescia, Fiorentina ed Inter sollevare la coppa di campioni d'Europa a Wembley l'11 luglio 2021 assieme al resto dello staff di Roberto Mancini. Per ricostruire la vicenda, occorre andare indietro di qualche anno: era il novembre del 2014, Adani aveva ricevuto da Mancini la proposta di diventare il suo vice sulla panchina dell'Inter, dove aveva appena fatto ritorno per sostituire l'esonerato Walter Mazzarri.

Un'offerta che tuttavia Adani rifiutò, spiegando i motivi della sua decisione in una lettera pubblicata su Twitter: "Sono abituato a parlare di calcio alla gente, ma è difficile per me farlo se l'argomento in questione sono io. Sento tuttavia la necessità di spiegare come sono andate le cose in questi giorni, soprattutto perché ci tengo a dire grazie a Roberto Mancini – fuoriclasse in campo, in panchina e nella vita – per avermi ritenuto all'altezza di far parte dello staff della sua nuova avventura all'Inter. Umanamente, prima ancora che professionalmente, l'attenzione che Roberto ha mostrato nei miei confronti è una delle più grandi dimostrazioni di stima che ho ricevuto nella mia carriera".

"Una carriera che negli ultimi anni ha preso una strada che mi entusiasma ed affascina, un percorso che non potevo pensare diventasse così importante per me – raccontò l'opinionista emiliano – Ho la fortuna e il privilegio di poter raccontare il calcio con tutta la passione che ho per questo gioco e voglio continuare a farlo con professionalità, dedicandovi tutto il mio tempo. Per me contano la parola data, i rapporti, i progetti da portare avanti giorno dopo giorno; tutte cose che mi legano a Sky, luogo ideale per lavorare come piace a me. Con i miei ‘compagni di squadra' abbiamo ancora tanta strada da fare insieme. E questa strada la farà anche l'Inter di Roberto Mancini, una persona speciale alla quale auguro il meglio per il futuro. Grazie a tutti per i fantastici messaggi di questi giorni, ci vediamo in onda".

Una scelta forte, non solo verso un lavoro evidentemente amato nel profondo, ma anche di appartenenza verso Sky. Parole che sette anni dopo sarebbero apparse beffarde alla luce del brusco addio all'emittente satellitare, proprio poco prima della finale di Wembley. Dal canto suo, l'attuale CT dell'Italia aveva confermato tutto: "È vero, lo avrei voluto come mio vice. L’ho allenato alla Fiorentina, nella mia prima esperienza in panchina, e insieme abbiamo anche vinto la Coppa Italia 2002. E' uno molto alla mano, sempre presente, disponibile, positivo. Uno che cerca di capire, di migliorarsi giorno dopo giorno. Siamo stati insieme anche nell'estate 2004, la mia prima volta all'Inter, ma lui voleva giocare di più e in agosto è passato al Brescia. Al di là del buon rapporto che si è creato negli anni, quando ha iniziato a fare il commentatore l'ho seguito e ho avuto conferma della sua competenza. È uno che conosce ogni giocatore, ogni situazione. Purtroppo mi ha risposto che gli sarebbe piaciuto venire a fare il secondo ma che gli piaceva ancora di più quello che stava facendo a Sky", aveva concluso Mancini.

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