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“A livello di servilismo come siamo messi?”: il significato nascosto del tormentone di Lele Adani

Da qualche giorno Lele Adani sta postando con insistenza un misterioso messaggio: una domanda che è diventata virale e si è trasformata in un tormentone. Ma cosa significa?
A cura di Paolo Fiorenza
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"Ma a livello di servilismo, come siamo messi?", si chiede Lele Adani dallo scorso 1 aprile, postando storie su storie su Instagram e coinvolgendo anche suoi colleghi come Marco Lollobrigida, che gli fa il verso e ripropone il tormentone. Perché di questo si tratta, di un tormentone lanciato all'inizio di questo mese dall'opinionista emiliano: tutti i video hanno la stessa sceneggiatura, con la domanda che resta sospesa senza risposta, Adani che poi solleva gli occhiali da sole per guardare negli occhi gli interlocutori, mentre in sottofondo parte l'ultima canzone di Elodie, ‘Bagno a mezzanotte'.

Da quando l'ex difensore ha cominciato a postare questi video, il misterioso interrogativo è diventato virale e tantissimi followers di Adani hanno preso a rifare pari pari la scenetta, con identica sequenza: prima la domanda, poi il gesto degli occhiali e a quel punto parte Elodie. Tutto fatto taggando Adani e tutto ripostato su Instagram dall'ex voce di Sky Sport ed attuale commentatore Rai a 90° minuto. Gli ultimi filmati vedono il buon Lele dare gli auguri di Pasqua mentre è in coda alla guida della sua macchina, e però c'è sempre quella questione che lo tormenta: "Ma la domanda è sempre la stessa, a livello di servilismo come siamo messi?".

E poi ancora lo si vede uscire fuori dall'acqua dove sta facendo il bagno, con tanto di occhiali da sole con cui si era immerso: "Ok, sole, piscina, lago, mi avete mandato dei video bellissimi, ma non avete ancora risposto alla domanda… ma a livello di servilismo come siamo messi?". Ed a giudicare dalle facce che fa Adani dopo aver posto il pressante dilemma, si capisce bene qual è la sua opinione sul tema e dove vuole andare a parare il 47enne di Correggio. La domanda di Adani infatti è retorica e sottintende la risposta che siam messi male, ma in che ambito? Qual è il significato nascosto del tormentone?

L'opinionista si riferisce ad una certa narrazione calcistica che a suo dire sarebbe asservita, una comunicazione in cui sono davvero in pochi quelli che dicono ciò che pensano senza riserve mentali e censure più o meno autoimposte per motivi di opportunità. È la denuncia di un modo di raccontare il calcio e i suoi poteri forti che segue il flusso del grande fiume mainstream, con piaggeria riservata a club, allenatori e giocatori di riferimento. Esattamente l'opposto della filosofia che ispira invece Adani, che con i suoi compagni di avventura alla Bobo Tv – Vieri, Ventola e soprattutto un Cassano senza freni – rivendica un'opinione libera su un calcio libero.

Del resto nel suo post con cui raccontava come gli era stato dato il benservito da Sky, Adani aveva parlato del "valore fondamentale della sincerità per essere credibili" e aveva giurato che non avrebbe "mai negoziato su valori e libertà, mai". Poi, preannunciando il suo ritorno altrove, aveva detto: "Io non vivo per il consenso, non faccio il politico. Il dibattito è l'essenza della comunicazione. Lasciamoci guidare dalla verità del campo…". E secondo Adani la sua nuova casa televisiva è esattamente quello che cercava: "La Rai va in questa direzione, con un grande rispetto per l'opinione libera. Se parli per avere consensi la gente lo capisce e ti abbandona. La Rai ha un valore incredibile, perché è di tutti". Ed allora, dagli studi di 90° minuto, ecco il buon Lollobrigida a fargli da spalla: "Ma a livello di servilismo, come siamo messi?".

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