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NBA Europe, Roma e Milano per l’Italia: si parte nel 2027, come funziona la nuova lega e tutti i dettagli

La NBA europea partirà ufficialmente nell’ottobre 2027 con 16 squadre, di cui 12 franchigie permanenti. Tra le città fondatrici ci saranno Roma e Milano: l’Italia sarà protagonista della nuova era del basket globale.
A cura di Vito Lamorte
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Il progetto di una “NBA europea” non è più solo un’idea, ma una realtà sempre più vicina. Dopo anni di ipotesi e indiscrezioni, arrivano le prime conferme ufficiali: la nuova lega prenderà il via nell’ottobre del 2027 e promette di cambiare per sempre il volto del basket nel Vecchio Continente. A rivelare i dettagli è stato George Aivazoglou, General Manager di NBA Europe, nel corso di un incontro organizzato da La Gazzetta dello Sport all’Università Bocconi di Milano, durante il Football Business Forum.

Secondo quanto illustrato da Aivazoglou, la competizione sarà formata da sedici squadre, di cui dodici franchigie permanenti e quattro provenienti dai campionati nazionali e dalla Basketball Champions League della FIBA, partner ufficiale del progetto. L’obiettivo è costruire un torneo di alto livello, ispirato al modello statunitense, ma con radici solide nel tessuto sportivo europeo.

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Le città coinvolte nel progetto

L’NBA ha già individuato le sedi delle dodici franchigie permanenti, selezionate per rappresentare le principali capitali sportive ed economiche d’Europa. Tra queste figurano:

  • Italia: Roma e Milano
  • Regno Unito: Londra e Manchester
  • Francia: Parigi e Lione
  • Spagna: Madrid e Barcellona
  • Germania: Berlino e Monaco
  • Grecia: Atene
  • Turchia: Istanbul

Un mosaico di metropoli iconiche, pensato per garantire ampia copertura geografica, massima visibilità e un impatto commerciale globale.

NBA Europe, le prospettive italiane: Roma e Milano

Nel suo intervento, Aivazoglou ha dedicato particolare attenzione all’Italia, che con Roma e Milano giocherà un ruolo di primo piano nella nuova era del basket europeo. "A Roma c’è una base di tifosi straordinaria. Potremmo riportare in vita un club storico oppure fondarne uno completamente nuovo”, ha spiegato.

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Diversa la situazione di Milano, già capitale del basket con l’Olimpia Armani e con un ecosistema sportivo di prim’ordine., ha aggiunto il dirigente NBA: “Milano è una delle città più riconoscibili del mondo, con grandi club di calcio e una squadra di basket di livello internazionale. Le conversazioni sono in corso per capire come strutturare la franchigia e quale sarà la sua arena".

Uno sguardo al futuro

Il sogno, però, non si ferma al perimetro europeo. Aivazoglou ha infatti anticipato l’idea di una possibile interconnessione tra NBA e NBA Europe: “In prospettiva, potremmo organizzare una competizione che metta di fronte squadre americane ed europee. Qualcosa di simile a una NBA Cup o a un Mondiale per club del basket”.

Un progetto ambizioso che, se realizzato, darebbe vita a un sistema integrato capace di unire due mondi — quello americano e quello europeo — sotto un’unica visione globale dello sport.

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Una rivoluzione annunciata

Con l’avvicinarsi del 2027, cresce l’attesa per una rivoluzione che non sarà solo sportiva ma anche economica e culturale. L’NBA, dopo aver conquistato il mondo, si prepara a farlo di nuovo — questa volta partendo dal cuore dell’Europa.

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