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La Virtus Bologna è campione d’Italia: Olimpia Milano schiantata 4-0 nella finale Scudetto

La Virtus Bologna domina in lungo e in largo anche gara 4, surclassando in difesa un’Olimpia Milano in estrema difficoltà e brutta copia della corazzata ammirata in stagione. Per Teodosic, Belinelli, Pajola e per tutto il gruppo di Djordjevic è un successo strameritato che arriva nel modo più schiacciante possibile.
A cura di Luca Mazzella
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La Virtus Bologna è campione d'Italia. La squadra di Sasha Djordjevic sfrutta benissimo il primo appuntamento utile per chiudere la serie con l'Olimpia Milano, vincendo per 73-62 ma soprattutto per 4-0 una Finale a senso unico. È il tricolore numero 16 per le "V nere", sicuramente il più bello e imprevedibile di tutti.

La cronaca della partita

Il primo tiro di Milano, con una penetrazione del traffico di Shields, non è incoraggiante, con la palla che nemmeno tocca il ferro. Dall’altra parte invece Markovic non aspetta come di consueto nella serie fine gara per accendersi, ma con una penetrazione nel traffico e una tripla da 8 metri inizia subito con 5 punti, intervallati dal rimbalzo offensivo del sempre presente Hines per il 5-2 Bologna. Ancora Shields in penetrazione trova il fallo e si sblocca con un 2/2 in lunetta. Rodriguez ruba una bella palla e in contropiede Milano va avanti 6-5 ancora con Shields, che però si distrae e subisce la schiacciata in transizione di Abass. L'Olimpia in attacco forza e ricorre troppo spesso a soluzioni individuali con una forzata di Rodriguez che fa infuriare Messina, ma con un’altra bella transizione trova la schiacciata di LeDay per l’8-7, mostrandosi molto più a suo agio contro la difesa V non schierata.

Dopo 4 minuti Djordjevic chiama dalla panchina Teodosic e Pajola. L’italiano inizia subito con un jumper da tiratore puro, a dimostrazione della fiducia e della consapevolezza guadagnate partita dopo partita. L’intensità difensiva dell’Olimpia è incoraggiante, con Kyle Hines che recupera una palla e sprinta sui 28 metri per non farla uscire e Gamble che acciuffa un rimbalzo in mezzo a 3 maglie biancorosse. Gigi Datome segna un bel canestro dall’angolo per il 12-9 Milano, che diventa 15-9 con un fallo e canestro in transizione ancora del sardo. Dopo 5 minuti la valutazione delle due squadre è 25-4 per Milano. Quando Teodosic viene richiamato in panchina per il secondo fallo Bologna è già in bonus: la squadra di Messina è avanti 17-9 è Djordjevic è costretto al time-out, da cui i suoi escono con aggressività e con un bel rimbalzo offensivo di Hunter che interrompe il parziale 9-0 Olimpia, che precede una tripla di Pajola che ricuce lo svantaggio a 3 punti. Kevin Punter rimette un margine rassicurante con una bella tripla che vale il +6 e diventa +8 sempre sulla connection Cinciarini (esordio in finale) – Punter per il 22-17. A svegliare la V ci pensa l’MVP di gara 3, Weems, che riprende esattamente da dove aveva lasciato con una tripla segnata. Il primo quarto finisce 24-19 per Milano dopo una poderosa schiacciata di Alibegovic.

Il secondo quarto inizia con una tripla di Cinciarini seguita da 6 punti sull'asse Belinelli-Alibegovic-Pajola. Messina non vuole vedere gli avversari prendere fiducia e chiama subito time-out, ma non basta contro il sempre più collaudato binomio Pajola-Alibegovic, che collezionano il canestro del 27 pari che diventa 30-27 con la tripla di Weems, per il parziale di 11-0 di Bologna. L'emorragia milanese prosegue e le palle perse consecutive diventano 6, con tutti i giocatori compresi quelli di esperienza totalmente in bambola. Non ci sono problemi invece per Hunter, che si svita a fondo campo e allunga ancora il momento d'oro dei suoi per il 13-0. La coppia Datome-Shields fa valere classe e leaderhsip e risale con grandissimo carattere fino al vantaggio 34-32. Big-time-players, e infatti a rispondere presente in risposta è Marco Belinelli con una tripla stupenda in uscita dai blocchi.

È il momento degli italiani, tanto è vero che mette la zampata per Milano anche Paul Biligha con una preziosa palla recuperata in difesa. Il pubblico rumoreggia con i fischietti per il 15-0 ai liberi dell'Olimpia, ma è tutto merito degli uomini di Messina e del loro sigillare il pitturato, terra di conquista dei lunghi V nelle prime 3 partite. Non è detto sia un male se da oltre l'arco i bolognesi hanno questo Belinelli, che chiude un gioco da 4 punti per il nuovo vantaggio. Dopo 2 minuti di falli e nervosismo (e l‘ennesima perla della RAI che interrompe la diretta sul canale SD per mostrare l'arrivo del pullman della Nazionale di calcio dirottando il match sul canale HD) il primo tempo si chiude 43-41 per una Milano che sembra sicuramente più in vena delle prime 3 gare.

Nel terzo quarto Weems apre le danze da 3, Milano è aggrappata alla presenza fisica di Hines, prima a rimbalzo, poi stoppando Gamble e infine segnando in penetrazione. La brutta notizia per l'Olimpia però è che nel terzo quarto entra in partita Teodosic, con 2/2 ai liberi e un assist stupendo per Weems replicato dopo poco per Ricci. Hines segna ancora dimostrando di essere uno dei pochi ancora a crederci, si accoda a lui Shields, l’Olimpia sembra viva. Ma il più vivo di tutti è Alessandro Pajola, asfissiante su Rodriguez. Teodosic si vede fischiare un tecnico per flopping, Milano fa la voce grossa a rimbalzo offensivo con un eroico Biligha e dopo 3 carambole conquistate di fila Punter segna la tripla del -1. A chiudere il quarto è Teodosic, con la tripla del 55-51 per Bologna.

L’ultimo quarto si apre subito con una bomba di Marco Belinelli dall’angolo per il 58-51 Bologna che costringe Messina al time-out dopo 40 secondi. Per l’ennesima volta in partita la reazione di Milano si chiama Kyle Hines che segna subisce il fallo e porta il vantaggio di Bologna soli 5 punti, ulteriormente ridotto con il tiro da 3 di Rodriguez che suggerisce a Djordjevic di spendere una sospensione. Che serve, perché ancora una volta Belinelli dall’arco e una schiacciata di Hunter in contropiede a portare la Virtus di nuovo sul +7 che diventa addirittura vantaggio in doppia cifra con la tripla di Weems.

Milano è a quota 13 punti in 17 minuti di secondo tempo, sulla falsariga delle prime 3 gare. Shields segna il -8 in backdoor e il -6 dalla lunetta, e interrompe il parziale di 8-0 di Bologna. Markovic però mette un canestro fondamentale e difende alla grande su un irriconoscibile Sergio Rodriguez lanciando i bolognesi verso il trionfo. Ricci mette il tiro dall’angolo del +11 e manda i titoli di coda, la Virtus chiude 73-62, trascinata dai 15 di Belinelli, i 14 di Weems, i 10 di Teodosic e la partita a tutto tondo di un fenomenale Alessandro Pajola.

Milano, stordita e dominata sotto tutti i punti di vista, è tradita da Sergio Rodriguez (2/11 dal campo) e da Zach LeDay (2 punti), 2 dei principali condottieri di una stagione ultra-positiva fino a due settimane fa e che lascia perplessi e di molto dopo questa roboante caduta. Per Ettore Messina sarà un'estate di riflessioni e di cambiamenti.

Per Basket City invece la festa è appena iniziata.

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