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Metaverso

La prima squadra professionistica sbarca nel Metaverso: così vedremo lo sport nel futuro

Salto nel futuro anche nel mondo dello sport grazie al metaverso. La prima società a sbarcarvi ha permesso ai tifosi di giovare di un’esperienza innovativa e inedita.
A cura di Marco Beltrami
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Ci sono vari modi per lasciare un segno nella storia dello sport. Successi prestigiosi, sconfitte eclatanti, ma anche gesti tecnici, prodezze e purtroppo errori e situazioni negative. C'è poi chi ha deciso di provare a lasciare un'impronta indelebile, attraverso un salto in un futuro che non è poi così lontano. Come? Sbarcando nel tanto discusso Metaverso, in linea con quella che potrebbe essere la prossima eccezionale rivoluzione digitale. Stiamo parlando dei Brooklyn Nets, prima franchigia professionistica della NBA a provare questo "universo nell'universo" in cui sarà possibile mettere a disposizione e condividere con altri utenti esperienze all'interno di spazi virtuali, tridimensionali.

Il Metaverso è tornato d'attualità pochi mesi fa grazie al fondatore di Facebook Zuckerberg, pronto alla "migrazione" in Meta, un nuovo progetto che prevede un ‘ambiente' in cui garantire agli utenti nuove forme di interazione. In realtà però il termine Metaverso nasce negli anni '90 grazie allo scrittore Neal Stephenson che lo utilizzò per la prima volta nel libro di fantascienza cyberpunk "Snow Crash". In questo modo si definiva una realtà virtuale condivisa attraverso la rete, dove ognuno è rappresentato in 3 dimensioni attraverso un avatar.

In realtà l'attuale concetto di Metaverso è molto di più: non si tratta solo di una realtà virtuale, che si attiva nel momento in cui si attiva magari un visore VR o vi si accede, e disattiva quando si stacca tutto e si fa il logout, come se fosse la classica esperienza online.

Ma che cos'è dunque oggi il Metaverso? È un ambiente in cui il mondo 3D si espande in tempo reale, e tutto permane sfruttando anche la memoria di quanto fatto in passato. Attraverso avatar 3D e ologrammi è possibile entrare in questo "universo nell'universo" e godere dunque di esperienze appaganti, come concerti e appunto eventi sportivi, che magari sono esistenti nel mondo reale, ma senza condividere lo spazio fisico. E questo potrà essere reso possibile per un numero di utenti illimitato, che avranno così la percezione anche di condividere gli stessi spazi contemporaneamente.

Il mondo dello sport dunque non poteva non essere intrigato dalla possibilità di sfruttare il metaverso, ed ecco che i Brooklyn Nets hanno subito tentato lo sbarco in quello che è diventato con un gioco di parole il "NETaverso". In sintesi grazie ad un sistema video all'avanguardia basato su più di cento telecamere ad alta risoluzione posizionate intorno al campo di gioco, viene registrato a 360° tutto quello che accade.

Vengono creati così rendering 3D molto realistici in tempi brevissimi ed eccezionali, che dunque vengono messi a disposizione immediata dei tifosi. Questi ultimi pur non essendo fisicamente presenti, attraverso il metaverso possono seguire il match a loro piacimento posizionandosi sul parquet, oppure sugli spalti, con un'esperienza assolutamente innovativa e coinvolgente. Il primo step, verso un nuovo modo di godersi lo sport.

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